venerdì, Marzo 29, 2024
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Il complotto per l’assassinio di un politico tedesco mette in luce la necessità di interrompere le relazioni con l’Iran

Il complotto per assassinare il politico tedesco Reinhold Robbe e le attività di spionaggio di un college di Parigi, ed in particolare di un professore di questa struttura, il tutto ad opera del fascismo religioso al potere in Iran, raddoppiano la necessità di interrompere le relazioni con questo regime terrorista e fondamentalista e di espellere i suoi agenti da questi paesi europei. L’immobilismo nei confronti di un regime definito dal popolo iraniano “il padrino del Daesh (ISIS/ISIL)”, lo ha incoraggiato ad aumentare le sue attività di spionaggio e i suoi tentativi per portare a termine attacchi terroristici.

Gli eventi degli ultimi anni, dimostrano che il regime dei mullah ha approfittato delle relazioni diplomatiche ed economiche, dello scambio tra studenti e persino delle agevolazioni per i rifugiati, soprattutto nei paesi europei, per perseguire l’obbiettivo di terrorizzare, spiare e negare la sicurezza ai rifugiati, aggirare le sanzioni, acquistare merci vietate ecc. … La libertà di movimento di cui hanno goduto gli agenti di questo regime in Europa, ha trasformato l’Iran in una grave minaccia per la sicurezza del Continente Verde.

L’agenzia di intelligence iraniana stava spiando Robbe, ex-presidente della società per l’amicizia tra Germania e Israele, nonché possibile obbiettivo di un tentativo di omicidio dell’agenzia di intelligence iraniana, secondo le notizie fornite di recente dai media tedeschi, che hanno citato il procuratore federale del paese.

A questo proposito, un agente pakistano del regime iraniano è stato arrestato a Luglio 2016 perché sospettato di attività di spionaggio. Questo individuo è anche sospettato di aver spiato un professore franco-israeliano che insegna in un business college di Parigi.

Secondo i media tedeschi “basandosi sull’atto di accusa, il procuratore federale ritiene che le attività di spionaggio avessero lo scopo di ottenere informazioni sui possibili obbiettivi da colpire… gli individui accusati di spionaggio avevano specificatamente creato una mappa delle strade utilizzate dal politico social-democratico e ottenuto informazioni di intelligence sul fabbricato in cui si trova la German-Israeli Society. Tutto questo viene analizzato come un chiaro schema per la preparazione di un attacco.

Sembra che un altro agente dell’intelligence iraniano, nato in Pakistan e coinvolto in questo caso, sia latitante.

L’Iran impiega agenti non-iraniani, come i libanesi e i pakistani, per cancellare ogni traccia e prevenire le conseguenze di un complotto criminale, spionistico e terroristico. L’utilizzo diffuso di libanesi, pakistani, afghani come complici nel massacro del popolo siriano, ha fornito nuove opportunità al regime iraniano per selezionare e addestrare agenti adatti alle missioni di spionaggio e terrorismo in Europa.

Al regime iraniano e ai suoi agenti viene consentito di andare e venire liberamente da questo continente, nonostante le agenzie europee per la sicurezza e l’intelligence siano pienamente informate delle intenzioni di Teheran. Il rapporto 2015 dell’Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione a questo proposito afferma: “Il Ministero dell’Intelligence iraniano (MOIS), resta l’elemento più importante alla base delle attività contro la Germania. Il suo obbiettivo è soprattutto l’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano e il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana. Accanto a queste misure di intelligence e ricognizione dei sistemi e delle attrezzature all’interno e all’estero, i primi e principali interessi degli obbiettivi a lungo termine della Germania risiedono nel campo della politica estera e della sicurezza … il controllo delle attività di intelligence per ottenere informazioni è effettuato dalla base principale del Ministero dell’Intelligence e della Sicurezza a Teheran”.

“Contemporaneamente, il principale centro legale del MOIS iraniano a Berlino svolge importantissime attività e compiti, incentrati sulla raccolta di dati di intelligence. Tra questi vi sono il supporto e lo svolgimento di operazioni di intelligence ordinate dalla base del MOIS. (Queste operazioni) riguardano prevalentemente obbiettivi in Germania, ma in diversi casi sono rivolte contro individui o strutture che si trovano nei paesi europei. I colleghi del consolato iraniano in Germania hanno il dovere di supportare la base centrale e legale del MOIS”, aggiunge il rapporto.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

8 Gennaio 2017

 

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