
“In tali condizioni noi chiediamo l’Intervento dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, affinché fornisca ai residenti sicurezza e protezione, la rimozione di qualunque tipo di assedio e la garanzia della libertà di circolazione dei residenti, in particolare poiché è chiaro che Liberty non è un luogo di transito temporaneo e che questa etichetta ha solo portato all’imposizione di ulteriori restrizioni e misure repressive da parte del governo iracheno nei confronti dei residenti”, continua la lettera.
“Perciò, noi chiediamo fermamente che Liberty venga riconosciuto come campo per rifugiati per garantire i diritti dei residenti ed impedire le cospirazioni dell’Iran e del governo iracheno”, aggiunge la lettera.
“Grazie a queste misure si potrà impedire l’abuso dei diritti di individui riconosciuti dall’UNHCR come ‘beneficiari’ che godono delle più fondamentali protezioni”, conclude la lettera.