CNRI – I parlamentari europei hanno chiesto che i residenti di Camp Liberty vengano immediatamente riportati alla sicurezza di Ashraf a seguito del mortale bombardamento che ha causato la morte di sei persone e il ferimento di altre 100.
Il gruppo di europarlamentari di “Friends of a Free Iran” (FOFI), appoggiato da oltre 200 europarlamentari, ha indetto una conferenza stampa straordinaria oggi, dopo il bombardamento di Camp Liberty con 40 razzi del 9 Febbraio.
“Camp Liberty è situtato in zona militare e si deve passare attraverso 7 check points per arrivarci. Questo è stato un assalto ben organizzato che ha richiesto l’assistenza irachena per riuscire.
“L’Iraq ha annunciato ufficialmente che non può garantire la loro sicurezza e non può prevenire ulteriori attacchi missilistici su Liberty. Questa è una chiara indicazione della loro malvagia intenzione di coordinare altri attacchi.”
Il gruppo del FOFI ha detto che ci sono quattro passi urgenti che devono essere fatti ora per assicurare l’incolumità dei 3100 rifugiati che vivono a Liberty.
Il primo passo è riportare questi rifugiati ad Ashraf, che è 80 volte più grande del mezzo kilometro quadrato di Liberty, prima che vengano tutti trasferiti verso dei paesi terzi sicuri.
Questo passo faceva parte del piano del Parlamento Europeo del 2011 che non è mai stato implementato perché Martin Kobler, il rappresentante delle Nazioni Unite in Iraq d’accordo con l’Iraq stesso ed in linea con le richieste di Tehran, ha costretto i residenti a trasferirsi a Liberty, hanno detto i parlamentari europei.
Secondo: dopo una proposta dell’Alto Commissario Antonio Guterres a Struan Stevenson nell’Agosto 2011, tutti i residenti di Ashraf hanno presentato le loro richieste individuali di asilo all’UNHCR, allo scopo di essere dichiarati rifugiati.
Ciò non è ancora accaduto e deve essere fatto immediatamente, ha insistito il FOFI.
Terzo: l’Alto Commissario per gli Affari Esteri dell’UE, Baronessa Ashton, deve rompere il suo silenzio e condannare pubblicamente i regimi di Iran e Iraq per i crimini contro l’umanità di Camp Liberty e deve intervenire per mobilitare l’UE e il SEAE per l’immediato ritorno dei residenti ad Ashraf, assicurargli lo status di rifugiati e la loro rapida risistemazione.
Infine il FOFI ha sottolineato che il regime iraniano è in crisi e dato che le elezioni presidenziali si avvicinano, ha disperatamente bisogno di attaccare la sua principale opposizione. Il tempo sta perciò scadendo e poiché la minaccia di nuovi attacchi contro il residenti di Liberty aumenta, il loro trasferimento ad Ashraf ed il loro veloce ricollocamento in paesi sicuri deve essere concluso senza ulteriore ritardo.