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I membri del Parlamento Britannico condannano fermamente la condotta del Governo Iracheno durante il trasferimento dei dissidenti iraniani da Campo Ashraf a Camp Liberty

LONDRA, 5 Maggio 2012 /PRNewswire via COMTEX/ — Il Comitato Parlamentare Britannico per la Libertà in Iran (BPCIF) condanna fermamente la condotta oltraggiosa del governo dell’Iraq nel far tornare indietro i veicoli di servizio che accompagnavano il quinto convoglio di dissidenti iraniani mentre venivano trasferiti da Campo Ashraf a Camp Liberty. Questo atto rapace del Governo dell’Iraq è in palese violazione dell’accordo stipulato tra i residenti e Martin Kobler, il Rappresentante Speciale per l’Iraq del Segretario Generale delle Nazioni Unite.
Il BPCIF richiede un intervento immediato del Segretario Generale delle Nazioni Unite e dei funzionari statunitensi per fermare il maltrattamento dei dissidenti iraniani ed il mancato rispetto degli impegni da parte del Governo dell’Iraq.
Secondo i resoconti, a seguito di due settimane di trattative e ripetuti cambiamenti della bozza di accordo con l’Ambasciatore Kobler, che erano in violazione dei termini del Memorandum di Intesa, finalmente Venerdi 4 Maggio più di 400 residenti di Ashraf sono partiti per Liberty attorno alle 20:00 ora locale.
Questo mentre la perquisizione e l’ispezione degli individui e dei loro beni in questo convoglio durava 8 giorni, secondo le strazianti e disumane condizioni imposte ai residenti dal Governo dell’Iraq. Durante le ispezioni, ai residenti è stato proibito di prendere molti dei loro beni e un gran numero di questi sono stati rubati dalle forze irachene.
Nonostante tutte queste difficoltà i residenti di Ashraf, la stragrande maggioranza dei quali donne, hanno mostrato la massima collaborazione e hanno acconsentito al trasferimento su richiesta di Mrs. Maryam Rajavi, il Presidente eletto della Resistenza Iraniana.
Secondo quanto indicato nei rapporti, poche ore dopo che il convoglio aveva lasciato Ashraf in presenza degli osservatori dell’ONU, i residenti si erano resi conto che non c’erano veicoli di servizio nella colonna. Successivamente si è scoperto che su ordine delle autorità irachene, tutti i veicoli di servizio che avevano un residente di Ashraf a bordo erano stati fatti ritornare ad Ashraf. Questa è stata una chiara e inaccettabile violazione degli accordi raggiunti per il trasferimento del quinto convoglio a Liberty perpetrata sotto gli occhi degli osservatori dell’ONU.
Sappiamo che Liberty deve far fronte a spaventose carenze delle più basilari necessità e questi veicoli di servizio sono urgentemente necessari specialmente alla luce del crescente  aumento dei residenti di Liberty.
Questa spudorata violazione degli accordi e il calpestare i minimi diritti e le necessità umanitarie dei residenti di Ashaf e Liberty sono assolutamente inaccettabili e richiedono l’intervento immediato del Segretario Generale delle Nazioni Unite e del Segretario di Stato Americano.
Ci si dovrebbe ricordare che l’Alto Commissario per i Rifugiati delle Nazioni Unite ha ripetutamente sottolineato i diritti dei residenti di Camp Liberty, in particolare la libertà di circolazione, ma il campo rimane una prigione circondata da veicoli blindati.
Il Comitato Parlamentare Britannico per la Libertà in Iran

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