venerdì, Marzo 29, 2024
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Hariri: “Il Libano non sarà mai una ‘provincia iraniana’”

L’ex-Primo Ministro libanese Saad al-Hariri, domenica ha detto che il Libano non sarà mai una “provincia iraniana”, durante un discorso tenuto a Beirut nell’11° anniversario dell’assassinio di suo padre, Rafik al-Hariri.

“Il Libano non sarà, in nessun caso, una provincia iraniana. Noi siamo arabi e arabi resteremo” ha detto Hariri.

“Questo paese non sarà governato da Damasco, da Tehran o da qualunque altro paese… fino a che saremo armati della nostra Costituzione”, ha detto Hariri durante i suoi 37 minuti di discorso.

Questo politico libanese, che guida l’alleanza politica “14 Marzo” creata all’indomani dell’assassinio di suo padre, ha attaccato gli Hezbollah libanesi, alleati del regime iraniano, perché combattono per il dittatore siriano Bashar al-Assad.

“Qualcuno ha deciso di impegnarsi in battaglie nelle regioni sbagliate”, ha detto sottintendendo Hezbollah.

Hariri ha confermato pubblicamente, per la prima volta, che alla fine dello scorso anno aveva proposto Suleiman Franjieh, un alleato di Hezbollah ed amico di Assad, per occupare la carica di presidente vacante da 21 mesi.

Ma si è chiesto se i suoi rivali politici vogliano davvero mettere fine alla crisi che riflette la diffusa paralisi in cui si trova il governo libanese.

“Siamo sinceri. Noi vogliamo un presidente della repubblica. Vogliamo riempire questo vuoto. Ne abbiamo pagato il prezzo in patria e all’estero”, ha detto Hariri.

Ma rivolgendosi ai suoi rivali ha detto: “Per favore, andate in parlamento ed eleggete un presidente, a meno che il vostro vero candidato non sia il vuoto”.

Hariri, che è tornato a sorpresa a Beirut domenica mattina, vive in esilio forzato tra Francia e Arabia Saudita da Aprile 2011, per problemi di sicurezza.

 

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