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Appello per la vita di Gholamreza Khosravi: la sua esecuzione in Iran fissata al 10 settembre

Se la sentenza non verrà commutata, il prigioniero politico iraniano Gholamreza Khosravi Savadjany, di 47 anni, sarà impiccato il 10 settembre.
Nessuno Tocchi Caino –  Khosravi già all’inizio degli anni ‘80, giovanissimo, aveva scontato cinque anni di carcere nella prigione di Kazeroun a causa del suo sostegno all’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano (OMPI). È stato arrestato nuovamente nel 2007 a Rafsanjan e condannato, senza equo processo, a sei anni di carcere; nel 2010 è stato trasferito nella famigerata prigione di Evin, nuovamente processato per sostegno ai Mojahedin (attraverso un finanziamento alla televisione della Resistenza iraniana “Sima-ye Azadi” – “Voce della Libertà”) e condannato a morte per il reato istituito dai mullah di moharebeh (‘guerra contro Dio’). Khosravi ha trascorso più di 40 mesi in isolamento.
Altri tre sostenitori dell’OMPI – Ali Saremi, Jafar Kazemi e Mohammad Ali Haj Aghaei – sono stati messi a morte in Iran tra il dicembre 2010 e il gennaio 2011 per gli stessi motivi. Il 18 giugno sono stati giustiziati ad Ahwaz quattro prigionieri politici di lingua araba, arrestati durante le proteste dell’aprile 2011 in quella città. L’8 luglio è stata inoltre comunicata la condanna a morte per il reato di moharebeh a cinque altri prigionieri politici di Ahwaz: Mohammad Ali Amvari, Hadi Rashedi, Shabani Hashem e i fratelli Jaber e Mokhtar Alboshokeh Nel 2011 in Iran sono state effettuate almeno 676 esecuzioni, con un forte aumento rispetto agli anni precedenti; almeno 65 sono avvenute in pubblico, per impiccagione. Nessuno tocchi Caino rivolge un appello alla comunità internazionale, e in particolare al governo italiano, alle istituzioni dell’Unione Europea, ai governi democratici, al Relatore Speciale dell’ONU sulla situazione dei diritti umani in Iran Ahmed Shaheed, al Relatore Speciale sulle esecuzioni extra-giudiziali, sommarie o arbitrarie Christof Heins e al Relatore Speciale sulla tortura Juan E. Mendez perché si adoperino con urgenza nei confronti del governo iraniano per salvare le vite di Gholamreza Khosravi Savadjany e degli altri prigionieri politici attualmente nel braccio della morte.

Roma, 27 agosto 2012

Sergio d’Elia Segretario

Elisabetta Zamparutti  Tesoriere, membro della Camera dei Deputati

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