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Iran: Avvocati e giuristi internazionali a Roma hanno condannato il brutale attacco ad Ashraf

Azioni legali contro i crimini del governo dell’Iraq

ImageConferenza internazionale a Roma
 
In una conferenza internazionale a Roma avvocati e giuristi di Italia, Francia, Belgio, Svezia e Germania hanno condannato il brutale attacco al campo di Ashraf e lo hanno definito un crimine contro l’umanità, dichiarando che costituirà una priorità nel loro impegno. In tale attacco sono state uccise 12 persone, oltre 400 sono rimaste ferite – delle quali alcune in gravi condizioni – e decine arrestate; sulla loro sorte tuttora non ci sono notizie.

Alcuni degli avvocati partecipanti alla conferenza rappresentano già legalmente da tempo la difesa dei residenti del campo di Ashraf, dove vivono oltre 3500 dissidenti iraniani, appartenenti al gruppo dei mojahedin del popolo. Negli anni precedenti alcuni di loro hanno avuto la possibilità di visitare il campo.
 
I partecipanti alla conferenza hanno sottolineato il ruolo del governo americano e le sue responsabilità nei confronti dei residenti presenti. Secondo alcuni dei relatori, Khamenei con questo crimine sta cercando di recuperare la sua sconfitta durante la rivolta popolare del popolo iraniano:
l’attacco ad Ashraf rappresenta l’altra faccia della medaglia della repressione della rivolta democratica del popolo iraniano.
 
Il professor Eric David, presidente del dipartimento di diritto internazionale nell’università libera di Bruxelles e uno dei più conosciuti giuristi in materia di diritti umani, ha dichiarato che tutto quello che in questi giorni il governo iracheno ha perpetrato contro i residenti indifesi di Ashraf rappresenta un grave crimine contro l’umanità e in certe situazioni potrebbe essere considerato un crimine di guerra.
 
L’ avvocato François Serres, che parlava a nome del comitato internazionale degli avvocati per Ashraf, che riunisce 8.500 avvocati, ha dichiarato che una delegazione internazionale di avvocati è disponibile a visitare e osservare da vicino la situazione dei loro assistiti.
 
Kenneth Lewis, avvocato svedese, ha dichiarato che due degli uccisi in questi giorni ad Ashraf erano suoi assistiti e cittadini svedesi.
 
L’ avvocato Brend Hausleer, vicepresidente dell’associazione degli avvocati di Berlino, ha condannato con fermezza il silenzio e l’indifferenza dell’Occidente di fronte ai crimini compiuti ad Ashraf.
 
Questa conferenza è terminata con l’intervento di Antonio Stango, presidente del comitato italiano di Helsinki, con la sua testimonianza sul campo di Ashraf.
 
30 luglio, 2009

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