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L’Albania espelle quattro “terroristi”

Dopo il rinvio del vertice mondiale “Free Iran”, da tenersi ad Ashraf 3 il 23-24 luglio scorsi, a causa delle minacce e dei disegni terroristici del regime – resi pubblici dal governo degli Stati Uniti e dalla propria Ambasciata in Albania il 21 luglio – Euronews ha rivelato, il 26 luglio, che 50 persone erano state reclutate dal regime iraniano per compiere un attacco terroristico su larga scala contro il vertice, spingendo la Resistenza Iraniana a rinviare il Summit su consiglio del governo albanese.

Secondo il rapporto, i servizi segreti albanesi e i partner internazionali (USA) avevano intercettato diversi messaggi in codice sull’attacco terroristico contro il MEK.

Di conseguenza, diversi mercenari terroristi dei servizi segreti dei mullah (MOIS) e della Forza Quds sono stati inviati in Albania per perseguire la missione terroristica. Quattro sono stati identificati come Shahin Qajar Mohammadi Fard (passaporto iraniano rilasciato dal consolato del regime a Francoforte), Seyed Ahmad Azim Setara (documento di viaggio britannico per rifugiati), Betool Soltani (passaporto tedesco) e Afshin Kalantari (documento di viaggio tedesco).

I quattro terroristi sono stati espulsi nei loro Paesi d’origine (Germania e Regno Unito) uno per uno dalla sera di venerdì 29 luglio fino a mezzogiorno di domenica 31 luglio. I siti web e gli agenti del MOIS e dell’IRGC all’interno dell’Iran e all’estero hanno ridicolmente affermato che la loro espulsione è avvenuta perché il MEK aveva minacciato di ucciderli e i funzionari aeroportuali li avevano molestati.

Già in precedenza, il 18 luglio, il Comitato per la Sicurezza e l’Antiterrorismo dell’NCRI aveva rilasciato una dichiarazione sul verdetto del Tribunale speciale per la lotta alla criminalità organizzata dell’Albania (SPAK) riguardante 11 agenti del MOIS che erano stati interrogati per 10 ore e perquisiti nelle loro case, automobili e nella sede dell’associazione di facciata del MOIS denominata ASILA. Al termine sono stati confiscati anche tutti i dispositivi di comunicazione e i computer degli agenti.

La SPAK ha condotto indagini per quattro anni su coloro che stavano pianificando un attacco al MEK in Albania. Nell’ordinanza del tribunale si legge che gli agenti sono stati accusati di aver preso denaro dai servizi segreti del regime iraniano e dalla Forza Quds in cambio di informazioni sul MEK in Albania.

Vale la pena ricordare che, secondo i documenti del tribunale, uno dei notebook del diplomatico terrorista del regime Assadollah Assadi, condannato e imprigionato in Belgio, conteneva i nomi di 289 mercenari del MOIS, di cui 144 residenti in Germania.

La Resistenza iraniana sottolinea ancora una volta l’imperativo di revocare i passaporti, l’asilo e la cittadinanza ai mercenari del regime iraniano in Europa. Chiede inoltre di perseguire, punire ed espellere gli agenti del MOIS e della Forza terroristica Quds dai Paesi europei, compresi Germania e Regno Unito.

Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

Comitato per la Sicurezza e l’Antiterrorismo

2 agosto 2022

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