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Maryam Rajavi ha chiamato le donne di tutto il mondo a difendere i diritti ed a lottare per la sicurezza delle donne a Camp Liberty e di tutte le donne oppresse in Iran

In occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne

In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, Maryam Rajavi, Presidente eletto della Resistenza Iraniana, saluta tutte le coraggiose donne iraniane che stanno resistendo a uno dei più violenti regimi dittatoriali del mondo, tutte le donne prigioniere politiche nelle prigioni di Khamanei e tutte le donne del mondo che lottano contro ogni tipo di violenza, crudeltà, oppressione, discriminazione e disparità. E ha detto: “Oggi ricordiamo tutte le donne del mondo che nell’ultimo anno sono divenute vittime della crudeltà e della disuguaglianza e che hanno subito ogni tipo di violenza”.

 

Precisando che: “L’oppressione e la violenza contro le donne sono le basi del potere ed un interesse cruciale per la sopravvivenza di questo regime”. Maryam Rajavi ha detto: “(I mullah) Hanno governato il paese negli ultimi tre decenni imponendo discriminazione, tortura ed violenza contro le donne. La tortura e l’esecuzione di decine di migliaia di ragazze e donne in lotta, compresa una ragazzina di 13 anni, donne incinte e madri anziane, costituiscono solo una parte del curriculum di questo regime. Una cosiddetta “fatwa religiosa” emessa per giustificare lo stupro delle donne prigioniere, ha fatto da linea guida per gli organi della magistratura, dell’intelligence e della polizia, ma anche per gli aguzzini di questo regime disumano e anti-islamico dei mullah negli ultimi tre decenni: un vergognoso primato di questo regime senza precedenti nella storia contemporanea dell’umanità.”

“La violenza sistematica nei confronti delle donne si esplica in numerosi divieti che investono vari aspetti della loro vita, come la libertà di scegliere il proprio abbigliamento, il diritto al divorzio, il diritto a viaggiare, il diritto all’impiego e molti altri fondamentali diritti umani. Perciò, quando si arriva al diritto delle donne di lottare per la libertà del proprio paese, questi criminali al potere ricorrono ad ogni tipo di crimine per fermare queste donne che osano sfidare il regime. Le migliaia di donne in prigione che sono state torturate. Le donne del PMOI e quelli che, lottando contro questo regime hanno perso la loro vita, tutte le pressioni disumane imposte alle 1000 donne ad Ashraf e Liberty, sono la prova di tutto ciò”, ha detto Maryam Rajavi. Ed ha aggiunto: “Nell’ultimo attacco contro Ashraf il 1° Settembre 2013, 52 membri del PMOI sono stati uccisi, comprese sei donne, ed altre sei donne sono state prese in ostaggio. Attualmente si trovano nelle mani delle forze irachene e subiscono la grave minaccia di essere estradati e consegnati ai mullah criminali”.

Ed ha sottolinato: “Oggi, gli sforzi per salvare le vite di questi ostaggi e garantire la sicurezza delle donne a Liberty, sono divenuti un dovere umanitario essenziale e una responsabilità particolare per il movimento per l’uguaglianza. Molte di queste pioniere sono state imprigionate nelle segrete del regime per anni e la maggior parte di loro ha tre decenni di esperienza nella resistenza, cosa che le rende un patrimonio di grande valore per il movimento per l’uguaglianza.”

Riferendosi al fatto che il regime dei mullah ha un ruolo cruciale nell’imporre la violenza contro le donne e nell’esportare la loro visione misogina in tutti i paesi della regione, Maryam Rajavi ha definito la lotta per cambiare questo regime un passo importante per eliminare la violenza contro le donne in Medio Oriente ed in tutto il mondo. 

Ha poi continuato rivolgendosi a tutte le donne del mondo perché si sollevino in difesa dei diritti delle donne di Liberty e del loro diritto alla sicurezza, ma anche per tutte le donne oppresse in Iran.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

25 Novembre 2013

 

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