Quarta comunicazione
False elezioni dell’Assemblea degli Esperti. Il popolo iraniano è capace di portare un cambiamento in Iran e rivelare al mondo la principale minaccia del secolo.
CNRI, 15 dicembre La presidente eletta della Resistenza iraniana Maryam Rajavi ha ritenuto che il boicottaggio degli iraniani sulle false elezioni dell’assemblea degli esperti mostri l’unità nazionale e la determinazione degli iraniani a sostituire il fascismo religioso al potere in Iran con un governo laico e di unione nazionale.
"Nonostante tutte le pressioni, ha ribadito la sig.ra Rajavi, che le repressioni imposte al popolo iraniano, hanno mostrato oggi col boicottaggio elettorale che con la loro volontà e assieme alla resistenza si può arrivare ad un cambiamento democratico e far vedere al mondo la più grande minaccia del XXI secolo.
Per la signora Radjavi, questo movimento nazionale organizzato dalla popolazione iraniana rivela chiaramente che il regime dei mullah è sul punto di crollare.
Ha auspicato che il boicottaggio degli iraniani, in particolare a seguito del giudizio del Tribunale di primo grado della Corte europea di annullare la "decisione" dell’UE sullinserimento dell’organizzazione dei Mojahedin del popolo Iraniano nella lista nera dei terroristi, culmini con una politica di fermezza per porre fine alla politica dellaccondiscendenza col regime iraniano.
Relazioni ricevute degli uffici di voto della capitale e della provincia segnalano che gli iraniani hanno disertato in maniera massiccia questa farsa elezione.
Molte ore dopo l’apertura, gli uffici di voto erano ancora vuoti e gli elettori li si potevano contare sul palmo di una mano.
Nella maggior parte degli uffici si trovavano soltanto i guardiani della rivoluzione, miliziani del Bassij ed agenti in borghese.
Segretariato del Consiglio nazionale della resistenza iraniana.
Il 15 dicembre 2006