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Iran – Rajavi: Il regime clericale accelera i tempi verso la bomba atomica

Sig.ra Rajavi: Il regime clericale accelera i tempi verso la bomba atomica, sanzioni più severe sono di fondamentale importanza e dovrebbero essere concretizzate immediatamente.

ImageCNRI, 8 Aprile – La sig.ra Maryam Rajavi, il presidente eletto della resistenza iraniana, oggi ha riferito;  che le osservazioni di Ahmadinejad sull’inizio della "fase di installazione  di 6.000 nuove centrifughe a Natanz” sono un chiaro segno del regime dei mullah per il suo programma di conseguimento alla bomba atomica. Ha invitato il Consiglio di sicurezza delle NU ad adottare una politica decisa e ad applicare le sanzioni severe ed immediate contro il regime clericale.

A Natanz oggi, Ahmadinejad ha parlato di " buone notizie" sul campo" nucleare e aerospaziale" .
Con aerospaziale Ahmadinejad si riferiva alle industria missilistica e aggiunge: " Nel progresso tecnologico sta il fondamento del nostro lavoro. Tutti i dibattiti politici devono funzionare come l’ausilio per l’utilizzo di questa tecnologia….. Abbiamo ottenuto alcune vittorie anche in campo politico. Ma infine, siamo un paese nucleare e dobbiamo sfruttare tutto il nostro potenziale nucleare”;

Nel ragionamento dei mullah il potenziale nucleare non trova altro significato che il raggiungimento alla bomba atomica.

La Resistenza Iraniana il 20 febbraio, ha svelato che il regime clericale sta lavorando sulla produzione di testate atomiche in Khojir nel complesso industriale di progettazione aerospaziale di Hemat.

La sig.ra Rajavi ha aggiunto che l ‘obiettivo di Khamenei’  nell’ eliminazione dei candidati e questa assoluta unipolarizzazione senza precedenti del regime (non riscontrato perfino durante l’era di Khomeini) durante le elezioni recenti del Parlamento, è quella di spianare la strada per ottenere la bomba atomica con tutti i relativi requisiti interni ed internazionali. Khamenei con la chiusura di tutte le fessure e le crepe all’interno del governo intende la preventiva preparazione per affrontare la crisi che scaturisce dall’idea “della corsa senza freni” del regime verso il nucleare.

Malgrado Ahmadinejad intenda mascherare con le bugie e la demagogia l’inutilità e l’inefficacia delle sanzioni oggi si è sentito costretto ad ammettere sulle ripercussioni delle sanzioni in base alle rivelazioni della Resistenza, dicendo che i nostri nemici  fanno del loro meglio affinché il nostro popolo non raggiunga la tecnologia avanzata e i nuovi progressi. Ciò provoca rallentamenti nel nostro obbiettivo di lavoro." riferendosi al programma nucleare.
 
In un’intervista con l’agenzia di notizie giapponese Kyodo, il 4 aprile, Ahmadinejad ha rifiutato a priori qualunque eventuale incentivo offerto dall’ovest in cambio della sospensione dell’arricchimento dell’Uranio, affermando " Ciò è un oggetto non negoziabile, " ed appartiene al passato.
Il presidente eletto della Resistenza Iraniana ha ribadito che mentre il regime clericale  sta attivamente e con tutti i mezzi disponibili  violando  le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle NU,  ora più che mai è fondamentale attuare sanzioni severe e complete nel settore militare, tecnologico, diplomatico e del petrolio.
Qualunque indecisione con la speranza di possibili negoziati con il regime fornirebbe ancora più tempo ai mullah per il raggiungimento della bomba atomica, come garanzia strategica della loro sopravvivenza alla quale non rinunceranno  a nessun prezzo.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
08 Aprile 2008

 

Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
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