CNRI, 27 aprile – Mahmoud Ghassemzadeh, 48 anni, sostenitore dell'Organizzazione dei Mojahedin del Popolo iraniano (PMOI). è stato brutalmente assassinato sotto tortura dal regime clericale il 18 Aprile.
La vittima è stata arrestata in casa sua a Babolsar ( Iran del nord) il 14 Aprile da agenti del Ministero dell'Intelligence (MOIS); successivamente è stato portato al quartier generale del Mois a Babol e Ghaemshahr , prima di essere trasferito nella città di Sari( capitale di Mazandaran).
Ghassemzadeh, che soffriva di problemi cardiaci e di problemi respiratori, è stato torturato da subito. Dopo 4 giorni di torture è stato trasferito all'Ospedale Nimeh-Shaaban di Sari in condizioni critiche il 18 Marzo alle 3 di pomeriggio.
A causa degli ostacoli burocratici creati dagli stessi agenti del Mois, le cure mediche gli sono state fornite solo due ore e mezzo dopo.
Ma i tentativi dei medici di salvarlo sono stati vani, ed è morto alle 11 di sera.
Per coprire il crimine commesso, il Mois ha impedito che venisse eseguita l'autopsia e il pubblico ufficiale ha descritto questa morte come avvenuta per cause "ignote".
Secondo i testimoni sia dell'ospedale che dell'ufficio del pubblico ufficiale, sul corpo della vittima erano ben visibili segni di tortura e ferite.
La Resistenza iraniana chiama tutte le organizzazioni internazionali dei diritti umani a condannare questo ignobile crimine e ad adottare azioni urgenti per salvare la vita dei prigionieri politici.
Chiama anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite, il Consiglio di Sicurezza e l'Alto Commissariato per i Diritti Umani, ad intraprendere delle indagini sul posto per verificare lo stato delle carceri del regime iraniano, dei prigionieri politici, delle torture e dell'omicidio dei prigioniri politici sotto tortura.
Segreteriato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
27 Aprile 2009