CNRI, 5 giugno – La Sig.ra Maryam Rajavi, presidente eletta della resistenza Iraniana, ha descritto il duello televisivo tra i candidati delle elezioni del regime, Ahmadinejad e Mussavi e lo svelamento dei segreti del clero, la nuova svolta nella lotta intestina all’interno del regime del “Velayat e Faghih “ e un colpo decisivo alla sua totalità . E’ inevitabilmente che qualsiasi candidato venga tirato fuori dalle urne quale il presidente dei Mullah, dovrà fare i conti con le sue conseguenze devastanti e demolitive . L’Immediata reazione e presa di posizione di Rafsanjani e la richiesta di un faccia a faccia televisiva ed un chiarimento pubblico con Ahmadinejad, segna l’inizio di tale lotta.
Sig.ra Rajavi ha aggiunto:”l’infuocata guerra tra i sciacalli e lo svelamento dei segreti del regime ha preoccupato drammaticamente Khamenei. Egli con lo scopo di riscaldare le anime per le elezioni che si pronunciano disertate dalla popolazione, con una valutazione maldestra e scimmiottando il comportamento di altri paesi aveva dato il via ai dibattiti elettorali in TV. Gesto , che non poteva mai essere sopportata dal regime e prima di condizionare la promozione di qualche candidato ha prodotto un effetto devastante per l’intero regime”.
Khamenei, terrorizzato dallo svelamento di una parte dei crimini commessi dal regime, il giorno dopo il dibattito, è sceso in campo e ammonendo i responsabili ha ricordato:”evitate le frattura ai danni di questa solida struttura ossea, perché poi, nessuna ferita viene guarita e nessun danno viene riparato .Noi dobbiamo conservare la struttura solida del regime come ci ha insegnato l’Imam (Khomeini )…guai se ci scontriamo tra di noi, degenerando la situazione in una lotta interna . Badate che chiunque insista nella colluttazione verbale o in linciaggio politico , è un traditore oppure un ignorante”.
La Signora Rajavi ha ribadito che il duello televisivo tra Mussavi e Ahmadinejad ha evidenziando la crisi che investe il regime , ha messo in risalto il decadimento, il saccheggio delle ricchezze del paese, la corruzione, ed piani terroristici implementati all’interno del regime. Alcuni esponenti del regime hanno ammesso che in questa lotta per il potere, senza esclusione dei colpi, gli attori del dibattito hanno fatto delle rivelazione che fin ad allora erano solite della resistenza iraniana.
Dall’altro canto l’evoluzione monobasica della dittatura del “Velayat e Faghih “ha prodotto delle spaccature nell’apparato e la creazione delle fazioni all’interno della banda di Khamenei nel parlamento e nelle sue formazioni tradizionali ed altri organi governativi. Finora la comunità religiosa compresi alcuni elementi come Larigiani, Tavvakol, Bahonar e Haddad e Adel si sono rifiutati ad appoggiare apertamente Ahmadinejad, pur sapendo che Khamenei ricorrendo all’arte dei brogli, è fortemente deciso ad estrarre il nome del proprio pedone dalle urne.
La Signora Rajavi ha ricordato particolarmente che 22 anni fa, la Resistenza iraniana aveva smascherato il vasto piano terroristico del regime dei Mullah riguardo l’attentato alla Mecca (Arabia Saudita) , fornendo i dettagli ed nomi dei pianificatori ed attori . Crimine imperdonabile più volte attribuito ai Mojahedin da parte del regime .Ora durante la lotta tra i sciacalli, Ahmadinejad rimproverato da Mussavi per l’invio dei razzi a “Gaza”(territori occupati in Palestina), ha ricordato al proprio avversario l’invio del materiale esplosivo e il personale addestrato munito di piano e il programma terroristico dall’aeroporto di Tehran in Arabia Saudita.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
5-giugno.2009