CNRI, 28 febbraio – Mahmoud Hashemi Shahroudi, capo della Giustizia dei Mullah, ha detto il 27 Febbraio 2008: Landamento dei casi legali nella Giustizia è opprimente. Lesistenza di ben 8 milioni di casi giudiziari durante lo scorso anno dimostra una malattia legale e giudiziaria come pure un serio danno per la società. Quando ha detto tutto ciò stava parlando ad un raduno nella provincia meridionale di Khuzestan, discutendo sui problemi che si trova ad affrontare listituzione che presiede.
Shahroudi ha descritto lesistenza di 8 milioni di casi giudiziari in un anno come un problema basilare, e ha aggiunto, In un paese come lIndia, con una popolazione che si avvicina al miliardo, vengono esaminati allanno solo 4 milioni di casi giudiziari.
Il 18 Dicembre 2007, Shahroudi ha anche detto: è sfavorevole che attualmente 8 milioni di casi vengano inoltrati al sistema giudiziario ogni anno, come risulta da più di 1.500 tipi di danni contemplanti dai codici iraniani. Shahroudi ha affermato che, in aggiunta a questi 8 milioni di casi, attualmente, circa 4 milioni di casi sono gestiti dai consigli che risolvono le dispute.
Di conseguenza, secondo il capo della Giustizia del regime, il numero dei casi giudiziari in Iran si avvicina ai 12 milioni .
Questo significa che in Iran cè una quantità di casi giudiziari cinquanta volte maggiori che in India, tenuto conto delle differenze della popolazione.
In vista del fatto che ogni caso giudiziario coinvolge come minimo due persone, ciò significa che in media un iraniano adulto si potrebbe trovare a dover affrontare un procedimento giudiziario ogni due anni.
Se inoltre ipotizziamo che ogni famiglia iraniana è composta da circa quattro membri, in media ogni famiglia è coinvolta in più di un caso allanno.
Il quotidiano Sharq ha riferito le parole di Shahroudi del 24 Aprile 2004: Il capo della Giustizia, ha specificato che il numero dei casi nel paese oscillano tra i quattro e i cinque milioni allanno, cosa senza precedenti nel mondo.
In altre parole, in meno di 3 anni e mezzo (tra il 2004 e il 2008), il numero di casi sottoposti alla legge religiosa sono più che aumentati.
Lesistenza di questo gran numero di casi e laumento del sistema giudiziario religioso, è prima di tutto indicativo del diffondersi del crimine, della violenza e degli abusi dei diritti commessi sotto il governo dei mullah.
In aggiunta alle impiccagioni, alle lapidazioni, alle torture e alle amputazioni di arti, e ad altre punizioni medievali, il regime ha trovato un altro modo per diffondere il terrore nella società intrappolando gli iraniani tra le maglie del suo terribile sistema giudiziario.
Questa è la situazione di catastrofe politica, sociale e umanitaria in cui si trova Shahroudi.
Si riferisce loro come se nessun altro se non il regime religioso e i suoi capi criminali, tra cui lui stesso, fossero responsabili per loro.
Precedentemente, in un certo numero di occasioni, Shahroudi ha preteso di criticare il sistema giudiziario . Ad esempio, nel 2002, ha protestato per il fatto che dalle 700 alle 800 persone ogni anno finiscono in galera. Inoltre, nel Giugno 2004, si è lamentato per laumento del 40% nel numero di casi che il sistema giudiziario doveva esaminare.
In una scena comica e rozza, Shahroudi ha anche parlato direttamente alla popolazione e ha esaminato personalmente alcuni casi.
Ma, la realtà è che Shahroudi è stato capo della giustizia dei mullah per circa nove anni.
Dopo Khomenei è il diretto responsabile di tutti i crimini commessi dal sistema contro le vite, i diritti e le proprietà delle persone.
Lo scorso Dicembre, quando Shahroudi ha di nuovo parlato dellesistenza di 8 milioni allanno di casi giudiziari , ha anche proposto la sua soluzione, che in realtà non portava a nulla , ma serviva solo a incoraggiare la soppressione e le misure restrittive.
LAgenzia di Stampa FARS ha riportato il 18 Dicembre 2007, Hashemi Shahroudi ha osservato alcuni dei problemi culturali e ha detto: Incoraggiare quelli che rispettano i valori e gli insegnamenti dellIslam, come lHijab Islamico, nelle istituzioni e negli uffici governativi e dellistruzione, e punire coloro che in questi stessi contesti non si ritengono vincolati a questo valori , potrebbe essere una soluzione centralizzata che in realtà rafforza il collegamento con questi valori.
Nessun dubbio che fino a quando il regime iraniano rimarrà al potere, questa componente criminale prevarrà.
Lunica via percorribile per il sistema giudiziario iraniano si avrà solo quando il regime non eserciterà più il suo potere.
E dovrebbe essere sostituito da un sistema giudiziario basato su principi moderni di democrazia e norme civilizzate riconosciute a livello internazionale tese a salvaguardare i diritti umani.
Commissione della Giustizia del Consiglio Nazionale della Resistenza iraniana
28 Febbraio 2008