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Iran: La Corte dell’UE per la quarta volta annulla la decisione dell’UE contro i Mojahedin

Nella sua quarta sentenza la Corte di Giustizia Europea rigetta l'istanza del Consiglio dell'UE e della Francia di ritardare la cancellazione dell'etichetta di terroristi a carico dell'Organizzazione dei Mojaheddin del Popolo Iraniano (PMOI)

Maryam Rajavi: questo pone fine ad accordi vergognosi coi mullah; il consiglio dell'UE non ha alternative, deve necessariamente rispettare la sentenza del tribunale che annulla l'etichetta di terroristi

ImageCNRI, 19 dicembre – Il Tribunale di Primo Grado delle Comunità Europee (TPG) con la sua quarta sentenza negli ultimi due anni ha rigettato l'istanza del Consiglio dell'UE e della Francia di ritardare l'applicazione della sentenza del 4 dicembre sui Mojaheddin del Popolo Iraniano (PMOI) finchè non sia scaduto il termine per presentare appello alla sentenza. L'istanza è stata definita “evidentemente inaccettabile” ed il Consiglio è stato condannato a sopportare le spese legali sostenute da PMOI.

La Corte ha voluto in tal modo porre fine ai ritardi illegittimi da parte del Consiglio, non offrendo ad esso  alcuna alternativa se non quella di rispettare la sentenza della corte e riconoscere che PMOI non fa più parte della lista delle organizzazioni terroristiche.

Il Consiglio dell'UE il 4 dicembre, subito dopo che il Tribunale di Prima Istanza aveva annullato per la terza volta l'etichetta di terroristi a carico di PMOI, tentava di approfittare di un comma inserito in una delle sentenze del TPG per presentare alla corte un'istanza di autorizzazione a ritardare l'applicazione della sentenza fino al termine di scadenza per presentare ricorso in appello e, qualora il Consiglio presentasse appello, fino alla conclusione del procedimento di appello. Le autorità francesi hanno immediatamente appoggiato la richiesta del Consiglio.

Perfettamente consapevoli del fatto che avrebbero certamente perso se avessero fatto ricorso, il Consiglio e le autorità francesi tentavano di compiacere i mullah dalla mentalità medioevale ritardando l'applicazione della sentenza della corte.

Al contrario la legge prescrive che qualora la corte annulli una “decisione” del Consigli, la sentenza è vincolante e non codizionata al procedimento di appello.

L'ultima sentenza della corte giunge dopo che il Consiglio non ha comunicato la lista aggiornata, preferendo semplicemente annunciare con la risoluzione del 17 dicembre che erano stati aggiunti 13 nuovi nomi alla Risoluzione Comune del 15 luglio 2008. Con tale manovra ingannevole intendeva guadagnare tempo in favore del regime iraniano.

Al paragrafo 15 della sentenza la corte dichiarava «L'istanza di interpretazione è rigettata essendo evidentemente inammissibile». Inoltre condannava il Consiglio a sopportare le spese sostenute da PMOI.

Ma signora Maryam Rajavi, presidente eletto della Resistenza Iraniana, ha dichiarato che la quarta sentenza della Corte di Giustizia Europea, a favore di PMOI e contro le illegittime decisioni del Consiglio, non lascia all'UE altra alternativa se non quella di accettare immediatamente la sentenza ed ammettere che PMOI non fa più parte della lista dal 4 dicembre. Ha aggiunto che il Consiglio dell'UE non può far nulla per impedire l'applicazione della sentenza. Ha detto di sperare che l'UE applichi immediatamente la decisione della corte evitando di sopportare ulteriori sconfitte.

La signora Rajavi ha ribadito che nelle ultime due settimane il Consiglio ha tentato di evitare l'applicazione della sentenza ed ha rifiutato di accettarla. La nuova decisione della corte pone fine ai vergognosi affari tra alcuni stati europei e gli esponenti della dittatura religiosa, ai danni del popolo e della resistenza iraniana.

Ha dichiarato che il popolo iraniano dovrebbe essere risarcito per gli immensi danni sofferti negli ultimi sette anni a causa di questa illegittima definizione applicata dall'UE.

Ha sottolineato che l'etichetta di terroristi a carico del legittimo movimento di resistenza del popolo iraniano ha avvantaggiato la dittatura religiosa, il fondamentalismo islamico ed anche il terrorismo che ne deriva. Ha concluso che la definizione di terroristi ha arrestato la campagna contro il terrorismo ed i veri terroristi.

Segreteria del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
19 Dicembre, 2008

 

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