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Iran: al grido di “morte al dittatore” gli studenti dimostrano contro Khamenei

Maryam Rajavi ha definito le dimostrazioni studentesche un riflesso dell'odio da parte della popolazione per la regola Velayat-e Faqih (che impone l'assoluta supremazia del potere religioso)

ImageConsiglio Nazionale della Resistenza Iraniana – Nell'anniversario del 16° Azar (6 dicembre, Giornata dello Studente) gli studenti hanno organizzato raduni contro il governo in tutto il paese. Studenti delle scuole superiori e dell'università gridavano: “morte al dittatore”, “Ali Khamenei, Pinochet dell'Iran, l'Iran non sarà un altro Cile”, e “la vittoria è vicina, a morte il governo di ipocriti al potere”.

La signora Maryam Rajavi, presidente eletto della resistenza iraniana, definisce le dilaganti proteste studentesche come una manifestazione di odio da parte della popolazione iraniana per la Velayat-e Faqih (l'assoluta supremazia del potere religioso), come espressione della volontà del paese di un cambiamento democratico. Ha dichiarato che gli studenti iraniani hanno dimostrato che il popolo ed il suo movimento di resistenza, attivo da tempo, sono pronti a respingere le prove e i complotti dei fanatici religiosi al potere. I loro sforzi non avranno fine finchè non sarà instaurato un Iran libero e democratico. Le università di Teheran sono state travolte dalla protesta dilagante, che ha costretto il regime dei mullah ad imporre una lege marziale non dichiarata. Per timore delle proteste Ali Khamenei, guida suprema dei mullah, ha cancellato il discorso in programma alla Facoltà di Scienze e Tecnologia Industriale dell'Università di Teheran. Poco prima Mohammad Khatamei, ex presidente dell'Iran, aveva anch'egli annullato il discorso previsto per il 7 dicembre per timore dell'ira studentesca.

Mahmoud Ahmadinejad, il presidente criminale dei mullah, non prevedeva invece di comparire di fronte alla folla di studenti. Temeva infatti che si ripetessero le manifestazioni studentesche di due anni prima. A dicembre 2006 gli studenti del Politecnico Universitario (Amirkabir) avevano bruciato foto che lo ritraevano davanti ai suoi occhi.
Due giorni dopo la “Giornata dello Studente” l'atmosfera scolastica è ancora in fermento. Nei prossimi giorni gli studenti hanno programmato altri raduni alle università di Teheran, Shiraz, Hamedan, Arak, Babolsar, Birjand e Bandar Abbas per protestare contro le misure repressive imposte dai religiosi al potere.

Segreteria del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
8 dicembre 2008

 

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