5 sentenze di morte
CNRI – Il 17 Novembre il dipartimento di giustizia di Tehran, trascorsi 180 giorni dall'allersto, ha emesso le sanzioni per gli 89 dimostranti che sono stati arrestati durante le rivolte nazionali .
5 sono stati condannati a morte , 2 di loro con l'accusa di avere collegamenti con i Mojahedin del popolo iraniano . Altri 81 sono stati condannati al carcere con pene che vanno dai 6 mesi ai 15 anni.
Il regime li ha accusati di "azioni contro la nazione", "estesa propaganda anti regime", "disturbo dell'ordine pubblico" e "guerra contro Dio e corruzione sulla terra".
Queste sentenze contro gli 89 detenuti sono state emesse solo per il fatto che hanno preso parte a delle dimostrazioni. Il regime sta pianificando di utilizzare queste condanne come pretesto per ulteriori soppressioni nella nazione e per evitare che i famigliari dei prigionieri politici organizzino altre proteste.
La Resistenza Iraniana chiama tutte le organizzazioni internazionali per i diritti umani,e in particolare l'Alto Commissariato per i Diritti Umani, tutti i gruppi che lavorano per la Detenzione Arbitraria e per le scomparse forzate o involontarie, chi si occupa di creare reportage sulle torture e le esecuzioni arbitrarie, ad adottare misure urgenti per fermare l'applicazione di queste sentenze, e soprattutto quelle di morte.
Inoltre chiede di spedire una missione internazionale affinchè indaghi sulle condizioni di tutti i giovani e delle donne che sono stati arrestati negli ultimi 5 mesi e perchè si prepari la strada alla loro liberazione incondizionata.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
18 Novembre 2009