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Il regime dell’Iran ha fatto esplodere i condotti d’approvvigionamento d’acqua della città di Ashraf

ImageCNRI, 21 luglio – Secondo informazioni certe, il 18 luglio, le canalizzazioni che portano l’acqua dal Tigri in Iraq alla Città di Ashraf dove risiedono i membri dell’organizzazione del Mojahedin del popolo Iraniano (OMPI), sono state distrutte da una forte esplosione per mano del regime dei mullah.

A seguito del taglio dell’approvvigionamento d’acqua ad Ashraf, martedì scorso alle ore 19h00, l’indagine ha dimostrato che gli agenti del regime dei mullah hanno fatto esplodere una canalizzazione d’acqua ad una quindicina di chilometri all’ovest d’Ashraf nella regione di Zorganieh. Questo atto terroristico è accaduto il giorno del 18mo anniversario della tregua della guerra tra Iran-Iraq che è durata 8 anni, tregua che Khomeini qualificava come il taglio del veleno per il suo regime. Le canalizzazioni che collegano la stazione di pompaggio del tigri ad Ashraf per una distanza di 26 Km, sono state lese dall’esplosione.

Secondo testimoni,erano stati messi molti carichi esplosivi nel viale che conduce sul luogo dell’attentato per uccidere coloro che avrebbero riparato danni ai condotti. Molte di queste bombe sono state scoperte e neutralizzate. I dipendenti dei servizi locali proseguono nel loro tentativo di esaminare altri punti della canalizzazione e riparare la rete d’approvvigionamento d’acqua della base. Tutte le spese di consumi d’acqua nel corso degli ultimi 20 anni sono state pagate dall’OMPI; i documenti che attestano i pagamenti sono pubblici se necessario. Da molti anni, i Mojahedin del popolo hanno potuto garantire, gratuitamente, oltre ai fabbisogni d’acqua della loro base, ai consumi d’acqua di 15 villaggi e delle scuole situate sul tragitto di questa canalizzazione.

Tagliare l’acqua facendo esplodere delle canalizzazioni è un atto terroristico, disumano ed anti-islamico e costituisce una violazione della quarta convenzione di Ginevra ai sensi della quale i membri dell’OMPI sono considerati come persone. La resistenza iraniana richiede alle forza multinazionale, al CICR, all’ONU e soprattutto al governo iracheno di condannare questo atto terroristico e  di proseguire in giudizio contro gli autori di tale atto.

 Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana.
 Il 21 luglio 2006

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