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Iran: Khamenei stabilisce un record di esecuzioni senza precedenti

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Khamenei stabilisce un record di esecuzioni senza precedenti per evitare un rovesciamento

16 esecuzioni giovedì, 44 esecuzioni in una settimana, tra cui 23 connazionali baluci

Nel tentativo di salvare il suo regime dal rovesciamento, Khamenei ha stabilito un nuovo record di esecuzioni e crimini commessi negli ultimi anni. L’accelerazione delle esecuzioni rivela l’impotenza del regime di fronte alla situazione esplosiva della società e alla crescente rabbia del popolo.

Giovedì la magistratura del regime ha impiccato 16 prigionieri e in una settimana (da sabato 29 aprile a venerdì 5 maggio) sono stati giustiziati almeno 44 prigionieri, tra cui 23 connazionali baluci. Di queste, 31 esecuzioni sono state riportate in dichiarazioni recenti.

Venerdì 5 maggio, due prigionieri, Faramarz Shakhsi e Behzad Hanifi, sono stati impiccati nella prigione di Urmia. Giovedì 4 maggio sono stati giustiziati quattro prigionieri, tra cui il 23enne Jalaluddin Rahimian nel carcere di Lakan Rasht, Habibullah Faqir Dadzehi (Sakhi) nel carcere centrale di Isfahan, Edris Gorgij di Zahedan nel carcere di Torbat Jam, Hamid Emamizadeh, 23 anni, nella prigione centrale di Khorramabad, Hamed Mousavi, 23 anni, nella prigione centrale di Ardabil, Mehdi Farrokhi e Mohammad Ali Bani Ebrahimi nella prigione di Qezelhesar a Karaj.

Includendo i sei prigionieri giustiziati nelle carceri di Mashhad e Yazd nello stesso giorno, il numero totale dei giustiziati il 4 maggio ha raggiunto le 16 unità. Inoltre, martedì 2 maggio, Mohammad Malekdadzehi (Rigi) è stato giustiziato nella prigione centrale di Mashhad.

Oggi gli agenti di Khamenei hanno impiccato Habib Chaab, rapito dal ministero dell’intelligence del regime nell’ottobre 2020. Lo stesso giorno, due prigionieri di nome Abdullah Khanmohammadi e Salahuddin Majidi sono stati impiccati nella prigione di Salmas. Inoltre, il capo della giustizia del regime nell’Azarbaijan occidentale ha annunciato l’esecuzione di un’altra persona accusata di traffico di droga.

Il regime, con un record di torture ed esecuzioni, deve essere respinto dalla comunità internazionale e i suoi leader devono essere consegnati alla giustizia per quattro decenni di crimini contro l’umanità.

Segreteria del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (NCRI)

6 maggio 2023

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