Appello urgente per fermare la catena di esecuzioni e il massacro religioso fascista
La mattina di domenica 5 novembre, i boia del feroce regime hanno posto fine alla vita di Qasem Abasteh, un prigioniero sunnita che aveva subito 14 anni di detenzione nella prigione Qezelhessar di Karaj. Qasem Abasteh è stato arrestato nel dicembre 2009 e sottoposto a gravi torture con lo scopo di estorcere lui confessioni forzate. Nel marzo 2016 è stato ingiustamente condannato all’esecuzione con accuse inventate di “guerra contro Dio”, “diffusione della corruzione sulla Terra”, “azioni contro la sicurezza nazionale” e “propaganda contro il regime” dal giudice penale Mohammad Moghisei (Naserian). Nel giugno 2018, la sua condanna a morte è stata confermata dal famigerato boia, il giudice Abolqasem Salavati, soprannominato “il giudice dell’impiccagione”.
Qasem Abasteh, che durante la detenzione aveva sofferto di un cancro alla tiroide, è stato privato anche delle cure mediche più elementari.
Il 28 ottobre, un prigioniero ventenne di nome Behzad Davoodi è stato giustiziato a Esfarayen. Il primo giorno di novembre, i boia del regime nella prigione di Qezelhessar hanno giustiziato un altro prigioniero, Majid Ertefa. Pertanto, quel giorno a Qezelhessar sono stati giustiziati sette prigionieri, sei dei quali erano stati annunciati in precedenti dichiarazioni. Il numero di esecuzioni registrate nelle ultime due settimane ammonta ora a 43.
Il fascismo religioso al potere in Iran tenta ripetutamente di reprimere la rivolta popolare e di impedirne l’inevitabile caduta con esecuzioni e massacri all’interno del Paese e con azioni di guerra nella regione. Tuttavia, questi crimini non fanno altro che infiammare ulteriormente il popolo, accendendo il fuoco della sua rabbia. La Resistenza iraniana chiede un’azione immediata da parte delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e degli Stati membri per fermare la macchina delle esecuzioni del regime dei mullah e salvare le vite di coloro che sono sull’orlo dell’esecuzione.
Segreteria del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (NCRI)
5 novembre 2023