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La 69a risoluzione delle Nazioni Unite che condanna le violazioni dei diritti umani in Iran

Maryam Rajavi: Negli ultimi quattro decenni, il regime iraniano ha costantemente perpetrato crimini contro l’umanità. I suoi attuali leader sono stati direttamente coinvolti in queste atrocità. Il loro dossier deve essere sottoposto al Consiglio di sicurezza dell’ONU e i leader del regime devono essere assicurati alla giustizia

Il Terzo Comitato dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato a maggioranza il 16 novembre una risoluzione che condanna le violazioni dei diritti umani in Iran. Questa è la 69a risoluzione delle Nazioni Unite che censura le brutali e sistematiche violazioni dei diritti umani in Iran.
Accogliendo favorevolmente l’adozione della risoluzione, Maryam Rajavi, presidente-eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (NCRI), ha detto: “Sebbene la risoluzione rifletta solo una piccola parte dei crimini del regime antiumano al potere in Iran, poiché non c’è stato abbastanza tempo per indagare sui crimini del regime nelle ultime settimane, tuttavia chiarisce in modo netto che questo regime ha sistematicamente violato tutti i principi e gli standard riconosciuti dei diritti umani. Non c’è stato alcun aspetto dei diritti del popolo iraniano, compresi il diritto alla vita, la libertà di parola, i diritti delle minoranze etniche e religiose e i diritti delle donne, che non sia stato violato dal regime nel peggiore dei modi”.
La signora Rajavi ha affermato che il regime dei mullah ha perpetrato crimini contro l’umanità e genocidio per più di quattro decenni, dal massacro del popolo del Kurdistan e dall’esecuzione di massa di prigionieri politici negli anni ’80 ai massacri del 1988 e del novembre 2019, come così come il massacro di manifestanti disarmati negli ultimi due mesi, compreso l’omicidio di almeno 60 bambini e adolescenti di età compresa tra 2 e 17 anni, il massacro di Zahedan il 30 settembre, il brutale attacco alla prigione di Evin il 15 ottobre e il massacro di Khash il 4 novembre. Tutti questi sono chiari esempi di crimini contro l’umanità. Gli attuali alti dirigenti di questo regime, tra i quali Ali Khamenei, Ebrahim Raisi, Gholam-Hossein Mohseni Eje’i e Mohammad Bagher Ghalibaf, sono stati tutti direttamente coinvolti in questi crimini dagli anni ’80. La teocrazia dominante è un regime di massacri e crimini contro l’umanità e deve essere evitata dalla comunità mondiale.
Pur accogliendo favorevolmente la riunione straordinaria del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite in merito al deterioramento della situazione dei diritti umani in Iran, la signora Rajavi ha affermato che dopo 69 risoluzioni di censura delle Nazioni Unite sulle violazioni dei diritti umani in Iran, e mentre la situazione sta peggiorando ogni giorno, è giunto il momento di deferire il dossier sui crimini del regime al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e di consegnare alla giustizia i suoi dirigenti.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran
16 novembre 2022

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