Copertina e contenuti del rapporto 2024 dell’Ufficio di Amburgo per la protezione della Costituzione
L’Ufficio di Amburgo per la protezione della Costituzione ha pubblicato un rapporto schiacciante che espone l’espansione delle operazioni di spionaggio della dittatura clericale in Europa, con particolare attenzione ai gruppi dissidenti iraniani—in particolare l’Organizzazione dei Mojahedin del popolo dell’Iran (PMOI/MEK) e il Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (NCRI).
Il rapporto avverte che il Ministero dell’Intelligence del regime iraniano (MOIS) dà la priorità al targeting del PMOI e del NCRI nei paesi occidentali. Questi gruppi, che sostengono il rovesciamento della dittatura religiosa in Iran, sono l’obiettivo principale delle attività di intelligence straniere di Teheran, tra cui la sorveglianza e la sovversione. Il rapporto conferma che gli sforzi del MOIS sono orchestrati per minare questi movimenti di opposizione attraverso lo spionaggio e mezzi potenzialmente violenti.
Il rapporto di Amburgo sottolinea anche il divieto del Centro islamico di Amburgo (IZH) e di cinque istituzioni affiliate da parte del Ministero federale degli Interni tedesco, citando il loro ruolo di “entità estremiste” fedeli a Teheran. Questi centri sono stati accusati di promuovere Hezbollah, diffondere l’antisemitismo e violare l’ordine costituzionale democratico della Germania.
#German Authorities Warn of Increasing Espionage and Terrorism Activities by #Iranian Regimehttps://t.co/5r882bWNVv
— NCRI-FAC (@iran_policy) June 19, 2024
Un rapporto simile della Baviera, pubblicato a giugno, descrive ulteriormente le operazioni segrete del regime iraniano. I servizi segreti bavaresi hanno identificato l’IZH come il principale centro di propaganda di Teheran in Europa e lo hanno collegato direttamente all’ufficio del Leader Supremo. Il rapporto ha rivelato che il regime impiega non solo le sue armi di intelligence ufficiali-MOIS, IRGC Intelligence e Quds Force—ma anche reti criminali per condurre sorveglianza, rapimenti e persino omicidi in tutto il continente. Le missioni diplomatiche iraniane in Germania, compresi i consolati di Francoforte, Monaco e Amburgo (ora chiusi), sono state descritte come coperture operative per queste attività.
Entrambi i rapporti dipingono un quadro di un regime che esporta sistematicamente la repressione. Secondo i risultati di Amburgo, i diritti umani in Iran rimangono terribili, con esecuzioni di massa, repressione brutale delle proteste e discriminazione sistemica di genere. La magistratura manca di indipendenza e i critici sono regolarmente imprigionati o messi a tacere.
In sintesi, le agenzie di intelligence tedesche hanno emesso un avvertimento inequivocabile: la presenza di Teheran in Europa non è diplomatica, è operativa, ideologica e pericolosa. Il regime clericale, ammantato di legittimità religiosa, continua ad armare il terrore e lo spionaggio per sopprimere i suoi oppositori, sia in patria che all’estero.