CNRI – La maggioranza dei deputati italiani ha chiesto la protezione del campo di Ashraf e il Sostegno alla lotta del popolo iraniano e alla sua Resistenza
Massacro al Campo Ashraf
Sostegno alla lotta del popolo iraniano e alla sua resistenza
visto l’alto numero degli arresti arbitrari, delle impiccagioni per motivi politici, tra cui le impiccagioni dei familiari dei residenti di Ashraf – luogo che è il punto d’ispirazione dell’opposizione al regime – con l’obiettivo di ostacolare la rivolta; visto il disumano assedio dei residenti del Campo Ashraf, riconosciuti come “persone protette” dalla IV Convenzione di Ginevra, e la tortura psicologica che dura da un anno tramite 210 potentissimi altoparlanti e, da ultimo, la violentissima aggressione, vero e proprio crimine contro l’umanità, delle forze irachene e iraniane avvenuta l’8 aprile che aveva lo scopo di eliminare i residenti e che ha causato 35 morti e 350 feriti;
visto che il regime teocratico al potere in Iran è un serio ostacolo alla democratizzazione della regione in quanto tenta di deviare i movimenti di liberazione verso l’integralismo islamico;
visto che i Mojahedin del popolo credono in un Islam democratico e tollerante, e sono l’antitesi dell’integralismo e dell’estremismo;
vista la proposta politica della signora Maryam Rajavi, presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana – coalizione democratica dell’opposizione – che indica la Terza via del cambiamento democratico per mano del popolo iraniano e la sua resistenza organizzata;
lanciamo l’appello al Governo italiano affinché prenda iniziativa per:
• Spedire il dossier della repressione e della violazione dei diritti umani in Iran al Consiglio di Sicurezza dell’ONU e avviare efficaci sanzioni contro il regime dittatoriale;
• Sollecitare gli Stati Uniti d’America e le Nazioni Unite per far uscire le forze irachene dal Campo Ashraf, ricoverare urgentemente i feriti, mettere fine all’assedio, garantire un’indagine indipendente sul genocidio dell’8 aprile, consegnare i responsabili alla giustizia, garantire la sicurezza dei residenti del Campo e affermare il loro statuto come “persone protette” secondo la IV Convenzione di Ginevra;
• Riconoscere la resistenza iraniana contro la dittatura religiosa al potere in Iran e intraprendere un dialogo con il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana.