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Rouhani è orgoglioso di baciare le mani ai terroristi e appoggia le attività belliche nella regione

In un discorso al Majlis (il parlamento dei mullahs), domenica 10 Dicembre il presidente del regime fascista e religioso al potere in Iran, ha elogiato il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) e le sue milizie mercenarie presenti nei paesi della regione ed le ha paradossalmente definite “un elemento di sicurezza” nella regione. Nel suo vergognoso intervento Rouhani ha detto: “Bacio le mani dei combattenti dell’Islam e dei combattenti della resistenza… Hanno messo al sicuro la Siria. Hanno messo al sicuro il Libano. A Dio piacendo, in futuro metteranno al sicuro anche lo Yemen. Stanno tentando con tutte le forze di rendere sicura la regione… Oggi è il giorno in cui dobbiamo impegnarci attivamente nella regione, economicamente, culturalmente e politicamente”.

Il criminale presidente dei mullah ha parlato di sicurezza nella regione nonostante gli esponenti del regime abbiano palesemente ammesso la loro responsabilità per l’assassinio dell’ex-presidente dello Yemen. Rouhani ha salutato questo crimine ed ha promesso “Lo Yemen sarà liberato dai suoi aggressori!”.

Mohammad Ali Jaafari, comandante dell’IRGC, si è congratulato per l’omicidio dell’ex-presidente dello Yemen che ha bloccato un piano contro gli houthi.

Ali Akbar Velayati, consigliere di Khamenei, ha detto: “Abdollah Saleh ha avuto ciò che meritava per le sue azioni”.

Il mullah Alam-ol Hoda, membro dell’Assemblea degli Esperti, rappresentante di Khamenei e leader della preghiera del venerdì a Mashhad, ha detto: “Ali Abdollah Saleh ha avuto ciò che meritava ed è stato ucciso dopo una vita di crimini. Questa è stata una grande vittoria per noi”.

Il quotidiano Vatan-e Emrouz, affiliato al leader supremo dei mullahs Ali Khamenei, ha scritto: “La struttura di potere si è solidificata in favore di Ansarallah” e in questo modo “le forze di resistenza (cioè le milizie filo-iraniane) prenderanno ordini da una sola sala di comando, avranno un modello pratico e una strategia coerente nella regione. Oggi svolgono missioni extraterritoriali… e sono in grado di unire la loro potenza missilistica e il loro potere nella regione, creando una miscela adatta”.

Contemporaneamente, il quarto rapporto del Segretario Generale dell’ONU, pubblicato domenica 10 Dicembre, sull’implementazione delle sanzioni ONU al regime teocratico iraniano, precisa che i due missili lanciati contro la Mecca e l’aeroporto di Riyadh a fine Luglio e all’inizio di Novembre, recano il marchio di fabbrica delle “Industrie Shahid Bagheri” iraniane, già sulla lista delle sanzioni delle Nazioni Unite.

Questi fatti indicano che tutte le fazioni del regime iraniano sono pienamente ed attivamente coinvolte nell’esportazione del terrorismo e delle attività belliche in tutti i paesi della regione. Ciò che Rouhani definisce “sicurezza” nella regione, è il regno del terrore, della morte e della distruzione del regime teocratico, che ha già provocato il ferimento e la morte di milioni di persone indifese in questi paesi. Naturalmente il regime iraniano è il nemico numero uno di tutto il popolo dell’Iran. Ecco perché il popolo iraniano e la Resistenza hanno deciso di rovesciare questo regime medievale e di sostituirlo con la democrazia e con la sovranità popolare.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

10 Dicembre 2017

 

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