domenica, Febbraio 9, 2025
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I gruppi interparlamentari britannici, francesi e italiani sostengono la rivoluzione democratica dell’Iran

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Nell’anniversario della rivoluzione antimonarchica iraniana del 1979, tre gruppi parlamentari di Regno Unito, Italia e Francia hanno rilasciato dichiarazioni separate, rendendo omaggio a questa rivoluzione tristemente dirottata dai religiosi al potere. I tre gruppi hanno sostenuto la rivoluzione democratica in corso in Iran rifiutando qualsiasi forma di dittatura e facendo riferimento al popolare slogan: “abbasso l’oppressore, sia esso lo Scià o i sia il Mullah”.

“Le odierne proteste a livello nazionale contro il regime con lo scandire del suddetto slogan, sono la continuazione di quel profondo dissenso popolare e il culmine dei sacrifici compiuti dal popolo dell’Iran e il loro movimento di resistenza popolare per porre fine alla dittatura religiosa per l’instaurazione di una repubblica libera, democratica e laica”, si legge nella dichiarazione del Comitato britannico per un Iran libero (BCFIF), il 13 febbraio.
“Rifiutiamo ogni forma di dittatura: sia quella dei mullah che si danno legittimazione “divina” per reprimere violentemente il popolo; o la vecchia dittatura monarchica, che si è legittimata attraverso un vincolo di sangue e di parentela per reprimere la popolazione iraniana. Pertanto questo slogan che viene dalle strade dell’Iran, “abbasso l’oppressore, sia esso Shah o Mullah”, è anche il nostro motto”, si legge nella dichiarazione del Comitato francese per un Iran democratico (CPID), il 9 febbraio.
“L’Iran è stato teatro di proteste antigovernative per cinque mesi. La rivolta si è poi diffusa in tutto il paese e in più di 280 città. Iraniani di ogni estrazione sociale, soprattutto donne e giovani, rischiando la propria vita, sono scesi in piazza chiedendo la fine della dittatura religiosa e l’instaurazione di una repubblica democratica basata sulla separazione della religione dallo Stato, uguali diritti per uomini e donne, un Iran non nucleare senza pena di morte”, ha scritto il 9 febbraio il Comitato  Interparlamentare italiano per un Iran libero (CIIL).

Sabato 11 febbraio ricorre l’anniversario della rivoluzione antimonarchica in Iran nel 1979. Proprio il 1979 milioni di iraniani avevano sperato fosse l’inizio di un cambiamento democratico e di un progresso nel loro paese diventò presto un incubo quando i mullah rubarono la rivoluzione democratica popolare usurpando il potere e imponendo al popolo una dittatura religiosa.

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