“Un significativo passo in avanti è stato indubbiamente compiuto grazie alla cancellazione dalla black list Usa dei ’Mojahedin del popolo’, che possono così proseguire le loro campagne di denuncia della violazione dei diritti umani in Iran e di sensibilizzazione dei governi e degli organismi internazionali sotto l’egida della comunità internazionale. Tuttavia, ancora molto resta da fare ed è ora che dalle dichiarazioni d’intenti si passi all’azione. Nello scacchiere mediorientale, l’Italia, per la sua storia e la sua antica vocazione di mediatore, può dunque offrire un contributo enorme e l’auspicio è che il nostro governo non abdichi a questo ruolo, divenuto in questa fase straordinariamente necessario”.