CNRI – In un articolo del quotidiano Le monde riguardante la situazione in Medio Oriente, Alain Frachon tratta del ruolo del regime di Teheran: ufficialmente, l’Iran pubblica il suo sostegno politico ad Hamas e non nasconde i suoi stretti rapporti con gli Hezbollah. Ma se si dichiara estranea agli attentati del 12 luglio, è difficile immaginare che la repubblica islamica non abbia dato il via libera almeno ai suo protetti libanesi degli Hezbollah.
Quale sarà linteresse dellIran? Il 12 luglio è il giorno in cui gli interlocutori di Teheran nel dossier nucleare decidono di rimandarlo nuovamente al Consiglio di sicurezza dell’ONU, tanto l’Iran manifesta di cattiva volontà. Coincidenza? Forse. Ma se l’Iran, nella sua prova di forza sul suo programma nucleare, avesse voluto fare una dimostrazione della sua capacità di seccatura lasciando operare gli Hezbollah? O dare agli Stati Uniti una previsione di ciò che li attende in caso di attacco sugli impianti nucleari iraniani?
La mansuetudine manifestata dagli Stati Uniti per l’intervento israeliano contro gli Hezbollah in Libano è interpretata da alcuni come un avvertimento che Washington indirizza a Teheran. I vari protagonisti del caos orientale non calcolano sempre le conseguenze dei loro atti. Gli eventi delle ultime settimane potrebbero compromettere tutto ciò che era stato previsto fin dalla partenza: la regione non manca di precedenti dove un dramma principale è sorto dopo una serie di slittamenti incontrollati.