venerdì, Marzo 24, 2023
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Lo Sceicco Ali Hatam Soleiman: “Le tribù non si fermeranno fino a che la dittatura di Maliki non sarà rovesciata”

Intervista della TV “al-Arabiya al-Hadath” allo Sceicco Ali Hatam Soleiman, Emiro delle tribù di al-Dulaim e uno degli sceicchi della provincia di Anbar.

Lo Sceicco Ali Hatam Soleiman, Emiro delle tribù di al-Dulaim: “Tutti sanno che quando le tribù della provincia di Anbar, in particolare quelle di Ramadi, sono partite non c’era l’ISIL. C’erano solo le tribù che si sono sollevate per ottenere i loro giusti diritti. Sto dicendo che le tribù non si fermeranno fino alla scomparsa della figura di Maliki o della dittatura di Maliki.

 

Noi vogliamo i nostri diritti e non cerchiamo vendetta. Mentre l’ISIL è solo un gruppo di persone e non una struttura sociale di questa o quella zona. L’ISIL potrà anche esistere in qualche modo, ma non è così che può conquistare le città. Tutti i comandanti dell’esercito, delle divisioni e brigate hanno abbandonato le loro posizioni e sono fuggiti. Perciò io ribadisco, che la nostra rivoluzione rimarrà incontaminata. Noi abbiamo degli obbiettivi. Maliki non può indurci a combattere l’ISIL per dimostrare che siamo iracheni. La responsabilità di combattere l’ISIL è di Maliki e degli organi per la sicurezza ormai sconfitti e noi non permetteremo a Maliki di perseguitare i sunniti e comandanti tribali con la scusa del terrorismo”.

D.: “Qual’è la percentuale di membri dell’ISIL tra di voi?”

Sceicco Ali Hatam: “Non ci sono membri dell’ISIL tra di noi per i quali io possa fornirle una percentuale. Noi siamo le tribù. E dal primo giorno abbiamo dichiarato che la guerra non finirà e che noi non permetteremo a Maliki di rimanere nei nostri territori. Mi faccia dire chiaramente che c’è un legame tra l’ISIL e gli organi di governo. A Ramadi ci sono molti fatti che lo provano. In una città completamene sotto assedio, loro sono arrivati con veicoli speciali e alcuni di loro indossavano uniformi militari e di altro genere. Perciò, tutti noi sappiamo l’ISIL a quale parte è associata. L’ISIL è una creazione iraniana e quindi il governo vuole usarlo come pretesto per dimostrare che sta combattendo contro i terroristi. Ma il vero terrorismo in Iraq è quello di Maliki stesso. Noi abbiamo espresso la nostra opposizione all’ISIL di fronte a Dio e alla comunità internazionale e possiamo porre fine a qualunque profitto possa aver tratto. Ma il nostro obbiettivo principale è distruggere la ribellione di Maliki e la tirannia di Maliki e poi potremo sconfiggere l’ISIL come abbiamo fatto in passato.

D.: “Chi controlla Mosul oggi?”

Sceicco Ali Hatam: “… il comando delle tribù rivoluzionarie ha rilasciato un comunicato ufficiale a questo proposito. L’ISIL e le bandiere settarie che ha sventolato, hanno lo scopo di infangare il movimento. Maliki dice che l’ISIL ha il controllo ma non è così. Oltre due milioni di iracheni si trovano a Mosul. E’ logico credere che l’ISIL controlli Mosul? L’ISIL appare in alcune regioni, girano videoclip e tengono parate. Questo per noi non è importante. Noi abbiamo concentrato i nostri sforzi per portare a termine la nostra rivoluzione e, a Dio piacendo, stiamo cercando di riuscirci. E’ abbastanza semplice risolvere il problema dell’ISIL”.

D.: “Esattamente, in quale regione è presente l’ISIL?”

Sceicco Ali Hatam: “E’ presente in alcune zone pianeggianti delle diverse province. Ma i rivoluzionari, compresi le tribù rivoluzionarie, i consigli militari, i gruppi di prima resistenza e gli ex-ufficiali militari, si muovono tutti attorno. Dire che queste quattro province sono state conquistate dalle tribù e poi parlare dell’ISIL…. ci si dovrebbe chiedere dov’è questo ISIL e qual’è la sua capacità sul campo? Stiamo dicendo che Mosul, la seconda maggiore città dell’Iraq è stata conquistata dell’ISIL in un solo giorno?” 

D.: “Dalle sue parole capisco che i rivoluzionari hanno il controllo sulle città cadute”.

Sceicco Ali Hatam: “Le truppe la cui forza sta costantemente crescendo sono quelle delle tribù rivoluzionarie. Questa guerra non sarà finita fino a che non otterranno ciò che è loro di diritto… Maliki vuole distruggere le province che si sono sollevate contro questa ribellione e per questo vuole chiamarci terroristi e metterci contro, ci piaccia o no, la comunità internazionale e le nazioni vicine. Ma noi abbiamo il diritto di difendere i nostri diritti. Siamo stati nelle strade per un anno chiedendo il rispetto dei nostri diritti, poi abbiamo avuto la soluzione militare iniziata da Maliki e le cose sono arrivate a questo punto.

D.: “Lei ha affermato che completerete questa rivoluzione militarmente per ottenere i vostri diritti e sicuramente rovesciare Maliki. Questo significa che andrete verso Baghdad nei prossimi giorni?”

Sceicco Ali Hatam: “Prima di tutto, chiediamo ai leaders religiosi sciiti di parlare in modo calmo e saggio. Noi non facciamo una guerra settaria e non vogliamo permettere a noi stessi di farne una. Noi abbiamo liberato migliaia di soldati che avevamo catturato. Non li abbiamo tenuti prigionieri. Li abbiamo trattati come nostri fratelli e li abbiamo liberati. L’ISIL non libera nessuno. Secondo, le zone che abbiamo conquistato le vogliamo ripulire da alcuni organi della sicurezza corrotti. Lo dico chiaramente: ci sono le Forze Speciali Iraniane (SWAT). Le istituzioni militari sono tutte formate da forze para-militari che loro hanno messo all’interno di queste istituzioni. Mi faccia essere chiaro: il nostro obbiettivo concreto è rovesciare Maliki. Noi non stiamo cercando di occupare Baghdad. Purtroppo nella sua propaganda, il governo dice che l’ISIL arriverà e prenderà Baghdad. Questo non è vero. Il nostro primo e ultimo obbiettivo è rovesciare Maliki.

D.: “Voi non siete riusciti a rovesciare Maliki e ora sta dicendo che non lo vuole fare militarmente. E allora come lo rovescerete?”

Sceicco Ali Hatam: “No, no! Noi non abbiamo cercato di demolirlo politicamente. Non abbiamo nessuna relazione con il processo politico. Ci sono alcuni politici sunniti traditori che si sono uniti a Maliki. Questo non vuol dire che non lo possiamo far crollare. Ma ciò che i politici non sono riusciti a fare, le tribù lo faranno. Noi lo rovesceremo militarmente. Glielo abbiamo detto a Maliki che non può continuare a rimanere nel nostro territorio…”

D.: “Come lo farete crollare militarmente?”

Sceicco Ali Hatam: “… per ora sul campo. Maliki non ha la capacità di confrontarsi militarmente con noi. Il prossimo punto è che il nostro obbiettivo non è occupare Baghdad. Il nostro obbiettivo è un punto centrale a Baghdad. E chi pensa di difendere Maliki dovrà affrontare i rivoluzionari e il popolo iracheno. Maliki si è trasformato in un tiranno. Ha rinnegato le sue promesse fatte ai politici sciiti, sunniti e curdi. Non ha lasciato nessuno con cui raggiungere un compromesso. Perciò noi, i detentori della giustizia, dovremo ottenere i nostri diritti da noi stessi…”

D.: “Avete abbastanza armi a questo scopo? Sappiamo che Maliki ha iniziato ad usare gli elicotteri e che ha usato gli elicotteri per bombardare Tikrit”.

Sceicco Ali Hatam: “Maliki non ha niente a parte qualche ferrovecchio. Tutto quello che aveva è stato distrutto ad Anbar: i carriarmati Abrams e gli elicotteri che ci aveva portato. Gli Stati Uniti devono capire un punto importante: queste armi e munizioni che hanno dato a Maliki, come gli hellfire ecc., Maliki non li ha usati per combattere il terrorismo. Io giuro che li ha usati solo contro di noi, contro le case, le moschee, le scuole, i ponti ….”

D.: “Lei parla di determinazione, ma questa determinazione non consente alla rivoluzione siriana di prevalere. Non ha paura di un ripetersi della rivoluzione siriana?”

Sceicco Ali Hatam: “C’è una differenza a questo proposito. Purtroppo la rivoluzione siriana è stata esposta ad un grosso complotto, persino da parte di alcuni paesi vicini. Ma la nostra situazione è diversa. Come tribù, noi parliamo di qualcuno che ha la terra in mano. La verità è che noi, fortunatamente, abbiamo le armi, siamo stati in grado di raccogliere le armi e, dalla metà dello scorso anno, abbiamo iniziato a prepararci per un’operazione militare. Ci siamo resi conto che l’obbiettivo di Maliki era attaccare i campi dei dimostranti…. abbiamo la capacità militare di raggiungere qualunque zona e liberarla ma, dall’altro lato, si deve sapere che la nostra guerra non è settaria e non permetteremo che la società irachena si divida tra sunniti, sciiti e curdi. Il nostro obbiettivo è solo Maliki. Se le fazioni politiche scacciano Maliki e i nostri diritti ci vengono riconosciuti, noi non abbiamo nulla contro di loro e la situazione ritornerà normale. Ma se le fazioni politiche non riescono a scacciare Maliki, o fanno accordi con lui, in questo caso penso che la situazione non ritornerà normale”.

D.: “Ci sono state notizie oggi di forze iraniane entrate in Iraq. Questo vi aiuta nel vostro compito?”

Sceicco Ali Hatam: “…. E’ da molto tempo che l’Iran interferisce in Iraq. Siamo anche preoccupati per i piani dell’Iran. Colpire i due santuari di Samara è un piano iraniano che Maliki vuole portare a termine. Il suo obbiettivo è quello di far esplodere i due santuari dell’Imam quando i rivoluzionari entrano a Samara, per causare problemi. Noi non abbiamo paura dell’Iran ora. Non gli prestiamo nessuna attenzione. Io avviso l’Iran che se sta cercando il suo interesse in Iraq, dovrà agire secondo la realtà del popolo. Non permetteremo che una volontà e dei diktat stranieri vengano attuati in Iraq. Io dico che la decisione viene presa da quelli che hanno la terra in mano.

D.: “Chi ha la terra in mano?”

Sceicco Ali Hatam: “Se Dio vuole, lo vedremo nei prossimi giorni. Non ci vorranno uno o due mesi. Ci sono i piani delle tribù rivoluzionarie e degli altri gruppi e il nostro obbiettivo fondamentale è acquisire i nostri diritti”.

D.: “Chi ha nominato il governatore di Neinawa e Salahaddin?… l’ISIL non li ha nominati”

Sceicco Ali Hatam: “Perché l’ISIL sa cosa sia un’operazione politica? L’ISIL sa cos’è la democrazia? L’ISIL ha altri programmi, con i quali noi non abbiamo nulla a che fare. Ecco perché vediamo che i media dicono continuamente ISIL… ISIL. Parlate anche dei gruppi jihadisti iraniani, dei gruppi sciiti, li  avete messi tutti da parte e dite solo ISIL… ISIL. Sia l’ISIL che gli altri che non sono ISIL, possono essere sconfitti solo dalle forze tribali. Ma il problema non è l’ISIL, il problema è quando queste milizie arrivano e operano indossando uniformi dell’esercito…. Maliki sta usando la politica di Bashar al-Assad, colpendo città indifese con barili-bomba e artiglieria. Non colpisce obbiettivi militari… la maggior parte degli attacchi condotti contro comandanti tribali vengono fatti con i droni e i missili sono americani. Ma quando questi comandanti vengono trasferiti in un’altra zona e arrivano gruppi estremisti al loro posto, questi non vengono attaccati… Pensiamo che in alcune zone la risoluzione del conflitto richiederà un po’ di tempo, ma nel resto delle città, se Dio vuole, presto verrà tutto risolto e ripulito. L’obbiettivo di Maliki è di sferrare un duro colpo alle infrastrutture di queste province”.

D.: “Le Guardie Rivoluzionarie Iraniane sono presenti in Iraq?”

Sceicco Ali Hatam: “Sì, sono presenti. Circa un mese, un mese e mezzo fa ci sono stati degli scontri con loro nella zona di Garma e abbiamo fatto delle vittime tra loro. Erano solo a Ramadi e Garma, non in altri posti. Penso che il loro video sia stato postato su internet. Ci sono state alcune persone che si sono incontrate con l’ambasciatore iraniano a Baghdad e poi lo hanno portato al Comando Operazioni di Anbar. Questo è stato un complotto dei politici sunniti.

 

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