Occupazione militare di Ashraf, N.132

Uno di questi spettacoli, che viene pianificato nell’ambasciata iraniana è il trasferimento di 100 pasdaran e basiji all’ingresso del Campo Ashraf e nella piazza Laleh, per simulare un sit-in contro i Mojahedin del popolo. Nella farsa, che avrà luogo il 13 agosto, i mercenari diranno che i loro famigliari sono stati uccisi dai Mojahedin del popolo in Iran e chiederanno il loro processo e pena. Questi in fase successivo bloccheranno la strada di accesso ad Ashraf per ostacolare l’entrata dei generi alimentari ed altro. Il piani prevede che i mas media del regime dei mullà si recheranno nel sit-in per dare una “adeguata” copertura e gli individui iracheni a soldo del regime iraniano, sotto il manto degli sceicchi e personalità irachene saranno presenti in scena e sosteranno i manifestanti!
Tutto questo accede perché la dittatura al potere in Iran dopo 18 mesi di assurde torture psicologiche, con la presenza dei suoi agenti dei servizi e 300 potentissimi altoparlanti funzionanti 24 ore al giorno nei dintorni del Campo, non ha ottenuto alcun risultato ed ora mette in campo i suoi pasdaran e basiji, travestiti dalle “vittime del terrorismo dei Mojahedin”.
In una seconda sceneggiata, l’ambasciata iraniana a Baghdad è intenzionata di allestire una conferenza a Diyala contro i Mojahedin del popolo, in cui alcuni menzogneri ingaggiati iracheni dal regime sanguinario iraniano pretenderanno i loro terreni agricoli conquistati dai Mojahedin del popolo e chiederanno la loro espulsione.
Questi elementi iracheni per poter assolvere il loro compito, nelle ultime settimane sono stati trasferiti in Iran per prendere lezioni dal vivo. Uno di questi, Nafeè Issa, insieme ad altri 25 sono andati in Iran per 10 giorni, e sono stati a Kermanshah, Teheran e a Mashhad che oltre alle due città il filiale, denominato “Kanun Habilian” del ministero delle Informazioni locato lì ha avuto un ruolo della preparazione della farsa.
La Resistenza Iraniana lancia il monito di un nuovo bagno di sangue ad Ashraf per cui sono in atto le chiare attività del regime iraniano per preparare il terreno, e chiede alle Nazioni Unite, gli Stati Uniti d’America, secondo gli impegni internazionali di assumere la tutela dei residenti del Campo Ashraf in modo di non consentire i mullà e i loro complici in Iraq possano attuare i loro nefasti obbiettivi che è annientamento di Ashraf.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
7 agosto 2011