Aggressione armata ad Ashraf, numero 18

Come annunciato dai precedenti comunicati, finora sono stati identificati 52 corpi di martiri del genocidio avvenuto all’alba del 1° settembre. Ci sono alcuni dispersi e le ricerche per ritrovarli non hanno avuto esito. Sono stati presi in ostaggio da parte delle forze irachene, come era già avvenuto nel luglio 2009, e sono stati sottoposti a torture e maltrattamenti. Devono essere liberati e far ritorno alla loro base.
Gli ostaggi sono: le signore Vajiheh Karbali, Mahbubeh Lashkari, Fatemeh Sakhai, Fatemeh Tahuri, Leila Nebahat e Seddighe Ebrahim-Puor e il signor Mohsen Niknami.
Si tratta di “persone protette” secondo la IV Convenzione di Ginevra e secondo l’Alto Commissariato dell’ONU per rifugiati sono “persone sotto la nostra preoccupazione”. La Resistenza Iraniana, nel ricordare le responsabilità delle Nazioni Unite e del governo iracheno per l’incolumità di queste persone, chiede che si debba intervenire immediatamente per la loro liberazione e che sia assicurato il loro ritorno nel campo.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
1 settembre 2013