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La Resistenza Iraniana condanna l’incursione del governo iracheno nel Kurdistan iracheno e riconosce questo come il tentativo dei mullah per salvare Assad

Condanna della creazione del “Comando Operazioni Dijla” da parte di Maliki e delle azioni del governo contro il Kurdistan in una dichiarazione congiunta di 14 partiti nel Kurdistan iracheno

La Resistenza Iraniana condanna fermamente l’ incursione del governo iracheno contro il Kurdistan iracheno e la violazione dei diritti del popolo di questa regione, e ogni aggressione contro il popolo e i Peshmarga del Kurdistan iracheno con il pretesto della “sovranità” in Iraq. L’incursione contro il Kurdistan iracheno, che è condotta in coordinamento con e su ordine della Forza terroristica Qods, come la guerra di Gaza, è parte del operato del regime dei mullah per esportare la crisi al di fuori dell’Iran e per perseguitare gli iracheni curdi Peshmarga, e il suo obiettivo finale è quello di mantenere sanguinario dittatore siriano al potere.
Secondo le segnalazioni ricevute dall’interno della Guardia Rivoluzionaria Iraniana (IRGC), il regime dei mullah si propone di preparare il terreno per prendere le guardie e le armi alla Siria per esercitare pressioni sul territorio Kurdistan.
La Resistenza Iraniana sostiene inoltre fortemente la dichiarazione dei 14 partiti curdi iracheni e dei gruppi che rappresentano la volontà del popolo del Kurdistan iracheno.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite deve immediatamente fare in modo che il governo iracheno comprenda la linea rossa di incursione e di repressione dei curdi iracheni, e non permetta al governo Maliki di  passare questa linea rossa su ordine del regime iraniano.
Il popolo iraniano e la resistenza si trovano dalla parte del popolo del Kurdistan e dei loro rappresentanti contro i complotti del regime dei mullah e dei suoi burattini.
Quattordici gruppi e partiti nel Kurdistan iracheno, tra cui il Partito democratico curdo e l’Unione Patriottica del Kurdistan, in una dichiarazione congiunta ha condannato la creazione di “Comando delle Operazioni Dijla” da parte del governo di Baghdad e dei suoi tentativi tra cui la concentrazione di forze in aree contese a Kirkuk e l’ha definita una violazione della
costituzione irachena. Questi 14 gruppi hanno condannato “le politiche di Maliki e le sue posizioni negli ultimi due anni” e “ogni azione del governo iracheno contro gli interessi della regione del Kurdistan e del suo popolo”, e ha chiesto l’abolizione del “Comando delle Operazioni Dijla”.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana – Parigi
19 novembre 2012

 

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