Il CNRI ribadisce la necessità di presentare il dossier sui crimini commessi dal regime al Consiglio di Sicurezza
La Resistenza Iraniana, accoglie con enorme favore l’estensione del mandato dell’Inviato Speciale dell’ONU sulla Situazione dei Diritti Umani in Iran. Nel commemorare il defunto Inviato Speciale Asma Jahangir, la Resistenza Iraniana chiede la creazione di una commissione investigativa sui crimini del regime dei mullah, in particolare sul massacro dei prigionieri politici del 1988 e la presentazione di questo dossier al Consiglio di Sicurezza per assicurare i responsabili alla giustizia.
Nei suoi rapporti Asma Jahangir aveva sottolineato la necessità di un’indagine imparziale ed esaustiva sul massacro del 1988.
Venerdì 23 Marzo, nonostante gli sforzi del fascismo religioso al potere in Iran e di alcuni paesi che violano i diritti umani, il Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha adottato una risoluzione sul mandato dell’Inviato Speciale sull’Iran.
Ricordando le risoluzioni di condanna del regime dei mullah adottate dal Consiglio e dall’Assemblea Generale e la mancanza di collaborazione da parte del regime sulle richieste di queste risoluzioni, la risoluzione ha accolto con favore il rapporto e le raccomandazioni dell’Inviato Speciale, esprimendo gravi preoccupazioni per le violazioni menzionate nel rapporto, nonché per il rifiuto di consentire all’Inviato Speciale di recarsi in Iran.
Il silenzio e l’immobilismo di fronte al regime iraniano, che è uno tra i primi violatori dei diritti umani nel mondo di oggi e che viola continuamente le risoluzioni delle Nazioni Unite, dimostrano disprezzo verso gli standard universali dei diritti umani e i criteri che costituiscono la filosofia esistenziale delle Nazioni Unite.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
23 Marzo 2018