sabato, Luglio 27, 2024
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Iran: Un parente molto vicino a Khamenei dice che è legittimo attaccare ed uccidere Israeliani

ImageIl CNRI, 2 settembre- l’agenzia stampa di Fars, favorevole a Ahmadinejad, citava il 29 agosto in una spedizione Ali Motahari, un parente molto vicino, confidente della guida suprema, ritenendo che il mondo islamico dovesse collegarsi per sradicare l’ingiustizia. "La Repubblica islamica (dell’Iran) dovrebbe pensare di instaurare stati islamici collegati anziché cercare un ravvicinamento con l’Europa."


Secondo l’islam e i suoi ideologi non sono autorizzati ad uccidere civili innocenti di uno Stato aggressivo nel contesto della difesa legittima. Ma Israele costituisce un’eccezione e questa norma non si applica poiché gli Israeliani sono aggressori. Di conseguenza, i ideologi pensano che anche se combattere i soldati israeliani è una priorità, attaccare ed uccidere Israeliani è giustificato in questo combattimento. "Il terrorismo, gli omicidi e la violenza non scompariranno finché la discriminazione e l’ingiustizia prevarranno, ha aggiunto." Il preludio alla materializzazione della giustizia, sono la libertà morale e la fede in dio ".
Motahari ha precisato: "Tassare le missioni suicide di terrorismo è un errore totale, poiché il terrorismo è un atto d’ignoranza." Ma una missione suicida è un atto difensivo che è condotto in circostanze particolari ed in qualsiasi coscienza. Il parente di Khameneï ha dichiarato che "l’incidente dell’11 settembre è secondo me opera  di Al-Qaïda ma gli Stati Uniti ne hanno preparato il terreno ed hanno aperto la via per approfittare del risultato di questo atto e fare ciò che fanno oggi occupando l’Afganistan ed in Iraq." Motahari ha ritenuto che "basandosi sul nostro fondo religioso comune con i sunniti, possiamo formare un fronte islamico unito".

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