La forza Qods continua i suoi massicci invii di mercenari in Siria
Secondo alcune notizie trapelate dall’IRGC, dopo il gran numero di perdite subito dall’IRGC in Siria, ed in particolare dopo la morte del Generale Hossien Hamadani, comandante delle forze del regime iraniano in Siria e il ferimento del comandante della Forza Qods (QF) Qasem Soleimani, Khamenei, che considera la sconfitta nella guerra contro il popolo siriano un colpo mortale per l’intero regime del velayat-e faqih, sta facendo sprofondare il regime iraniano e le sue guardie rivoluzionarie sempre di più nel pantano siriano.
1. Dopo la morte del brigadiere generale dell’IRGC Hossein Hamedani, il brigadiere generale dell’IRGC Mohammad Jafar Assadi, uno dei veterani dell’IRGC e personaggio molto vicino al maggiore generale Mohammad Ali Jafari, comandante in capo dell’IRGC, è stato nominato da Khamenei comandante dell’IRGC in Siria. Assadi ha molti anni di esperienza nell’esportazione del terrorismo e nell’ingerenza nei paesi della regione. In Siria è noto come Abu Ahmad.
2. Mohammad Jafar Assadi, molto vicino al comandante in capo dell’IRGC, è entrato nell’IRGC nel Marzo 1980 ed è stato uno dei comandanti dell’anti-patriottica guerra con l’Iraq. E’ stato comandante dell’IRGC in Libano dal 2003 al 2007 e poi comandante dell’Esercito dell’IRGC dal 2008 al 2009. Ad Ottobre 2015 è stato nominato comandante della base “Imam Hossein”, responsabile dell’organizzazione dei battaglioni “Imam Hossein”, incaricati della repressione interna. Ma molto presto è stato trasferito in Siria e il brigadiere generale dell’IRGC Gholamhossein Gheibparvar lo ha sostituito come comandante della base “Imam Hossein”.
3. Da quando i segnali del fallimento del regime in Siria sono diventati evidenti, Khamenei e i comandanti dell’IRGC sono giunti alla conclusione che la QF da sola non è in grado di controllare la situazione e che l’intera IRGC deve entrare in guerra, sebbene il controllo della situazione dal punto di vista politico e sulla portata dell’intervento del regime in Siria, così come il comando degli Hezbollah libanesi e dei mercenari iracheni, rimangano alla QF.
4. L’esercito dell’IRGC ha assunto il compito di inviare in Siria truppe da varie province del paese e il comando operativo dell’IRGC in Siria è stato posto sotto la supervisione del brigadiere generale dell’IRGC Mohammad Pakpour, comandante dell’esercito dell’IRGC. Al quartier generale dell’IRGC a Tehran, il brigadiere generale Vali Ma’adani, vice-comandante delle operazioni dell’esercito dell’IRGC, supervisiona le operazioni in Siria.
5. Prima degli attacchi aerei russi, il regime iraniano e lo stesso Qasem Soleimani avevano promesso che se fossero iniziate le operazioni russe, l’IRGC avrebbe ripreso velocemente le regioni che Bashar Assad aveva perso ad Aleppo e Homs. Il 5 Ottobre 2015, pochi giorni dopo l’inizio dei bombardamenti aerei russi, Qasem Soleimani e Hossein Hamedani hanno incontrato Khamenei ed ottenuto la sua approvazione per il piano operativo “Moharram”. Secondo questo piano, le forze del regime avrebbero dovuto riprendere Aleppo alle forze di opposizione per il 24 Ottobre 2015. Ma l’8 Ottobre Hossein Hamedani è stato ucciso. Di conseguenza Qasem Soleimani è stato dislocato in Siria ed ha assunto il comando dell’Operazione Moharram, ma anche lui è stato ferito e il piano si è rivelato un fiasco.
6. Dopo le continue sconfitte subite dall’IRGC nella zona sud di Aleppo ad Ottobre e a Novembre, molti comandanti dell’IRGC volevano ritirarsi da Aleppo verso altre zone della Siria, per evitare ulteriori perdite. Ma Khamenei ha detto ai comandanti dell’IRGC durante un incontro che Aleppo è vitale per il regime e che quindi non dovevano ritirarsi, ma cambiare i loro metodi e le loro tattiche. A questo scopo il regime ha ridistribuito alcune truppe nella zona sud di Aleppo, ma nessuna è stata rimossa dalla Siria e l’IRGC non ha un tale piano.
7. La QF continua ad inviare mercenari in Siria. Il 16 Settembre 400 elementi del gruppo iracheno Nojaba, e poi il 25 Dicembre altri 800, sono stati portati a Tehran per essere aviotrasportati da lì a Damasco. Allo stesso modo la scorsa settimana, 300 elementi del gruppo Fatemyoun, di cui fanno parte afghani residenti in Iran, sono stati inviati da Tehran a Damasco.
8. Considerando le sconfitte degli ultimi tre mesi, l’IRGC è arrivato alla conclusione di dover cambiare alcune sue tattiche. Invece di consegnare le aree che occupa all’esercito di Assad, l’IRGC le sta consegnando alle forze ad esso affiliate, come i siriani di Jaish al-Vatani o ad Hezbollah, perché l’esercito di Assad perde subito queste zone in favore delle forze di opposizione siriane, provocando gravi perdite all’IRGC e alle forze di Bashar Assad.
Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
Comitato Sicurezza e Anti-Terrorismo
27 Dicembre 2015