Mercoledi 17 aprile, in diverse città dell’Iran, tra cui Isfahan e Ahvaz, i cittadini sono scesi in strada per esprimere le loro lamentele e chiedere un’azione da parte delle autorità.
A Isfahan, nell’Iran centrale, gli agricoltori si sono riuniti per protestare contro la continua privazione dei loro diritti sull’acqua. I manifestanti, frustrati dall’incapacità del regime di rispondere alle loro preoccupazioni, si sono riuniti per chiedere la riapertura del fiume Zayandeh Rud, essenziale per le loro attività agricole. La lotta persistente degli agricoltori sottolinea l’importanza fondamentale dell’accesso all’acqua per i loro mezzi di sussistenza.
April 17—Isfahan, central #Iran
Farmers continue their protests as regime authorities refrain from giving them their water rights.#IranProtestspic.twitter.com/0sABofrNJw— People's Mojahedin Organization of Iran (PMOI/MEK) (@Mojahedineng) April 17, 2024
Nel frattempo, ad Ahvaz, nel sud-ovest dell’Iran, i lavoratori di vari settori hanno organizzato proteste separate per evidenziare le loro lamentele. I dipendenti licenziati dell’Iran National Steel Industrial Group (INSIG) si sono radunati per protestare contro la loro ingiusta estromissione dai posti di lavoro, chiedendo il reintegro nelle loro posizioni. Hanno minacciato ulteriori azioni, comprese le proteste di fronte alla Banca Melli, se le loro richieste non saranno soddisfatte.
Inoltre, i lavoratori comunali si sono riuniti di fronte al governatorato per chiedere salari più alti e migliori condizioni di lavoro. La loro dimostrazione sottolinea le sfide più ampie a cui sono sottoposti i lavoratori in tutto l’Iran, che continuano ad affrontare difficoltà economiche e inadeguati diritti sul terreno lavorativo e non solo.
Le proteste a Isfahan e Ahvaz riflettono il crescente malcontento tra gli iraniani su questioni che vanno dalle difficoltà economiche all’accesso alle risorse essenziali. Nonostante si trovino ad affrontare rischi significativi, i cittadini stanno coraggiosamente affermando i loro diritti, chiedendo responsabilità alle autorità.
April 17—Ahvaz, southwest #Iran
Municipality workers hold protest rally in front of the governorate to reiterate their demands for higher wages and better work conditions.#IranProtests pic.twitter.com/gt5A20dOtX— People's Mojahedin Organization of Iran (PMOI/MEK) (@Mojahedineng) April 17, 2024
Nel 2023, l’Iran ha registrato 3.617 proteste e scioperi in vari segmenti della società, sottolineando il duraturo malcontento tra la popolazione. Queste manifestazioni sono state alimentate da proteste economiche, preoccupazioni per il tenore di vita e reazioni alle ingiustizie percepite e alle azioni del governo. Il persistere di queste manifestazioni , rappresenta una sfida continua per le autorità, poiché mette in primo piano l’incrollabile resilienza e determinazione del popolo iraniano nel superare le avversità.
April 17—Ahvaz, southwest #Iran
Dismissed workers of the Iran National Steel Industrial Group (INSIG) rally to protest their unfair dismissal.
The workers have stressed that they will hold protest rallies in front of Bank Melli, the parent company of INSIG, if they are not… pic.twitter.com/KKnyKx4Mxe— People's Mojahedin Organization of Iran (PMOI/MEK) (@Mojahedineng) April 17, 2024