venerdì, Marzo 29, 2024
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Iran: La velocità di Internet diminuisce, controllo nelle attività informatiche aumentano

CNRI – Alle soglie delle farsa elezioni presidenziali, il regime dei mullah ha adottato varie misure per disconnettere o limitare Internet e comunicazioni telefoniche. A questo proposito ,il 4 maggio velocità a Internet in Iran è stata gravemente rallentata e metodi di bypassare il filtraggio e l’accesso ai siti web al di fuori dell’Iran sono stati disattivati.

Nel frattempo, l’8 maggio una gran parte delle reti di telefonia mobile, sono patiti in maniera distorta. La società di telefonia mobile in Iran si rifiuta di rispondere a questo riguardo, limitandosi a dire: “Non abbiamo visto alcun problema particolare”.

Prima di questo, Mehdi Akhavan Beh-Abadi, segretario del Consiglio Superiore di Cyberspazio dei mullah, aveva definito “un crimine bypassare software di filtraggio per accedere alle reti sociali in Internet”.

L’uso di Internet è possibile solo attraverso indirizzi IP registrati dalla società di comunicazioni appartenente alle Guardie della Rivoluzione, al fine di avere il controllo sulle attività informatiche degli utenti.

L’organo repressivo del regime noto come Polizia FATA (cyberpolizia iraniana), ha pubblicato di recente un regolamento che condiziona qualsiasi utilizzo di Internet alla fornitura di un codice nazionale e delle password degli utenti. I proprietari di tutti gli Internet caffè sono obbligati a registrare le specifiche complete di tutti i clienti. In caso contrario, l’Internet caffè verrà chiuso. Inoltre, l’installazione di qualsiasi software anti-filtraggio sui computer e detenere qualsiasi software anti-filtraggio per accedere a siti filtrati, o l’introduzione di siti anti-filtraggio per gli utenti sono stati tutti vietati.

A seguito della rivolta del 2009, al fine di evitare un altro scoppio di collera del popolo, alti funzionari dei mullah hanno assegnato ad un numero elevato di membri dell’IRGC di identificare gli utenti Internet in misure soprannominate “guerra morbida”. Secondo il Mohammad Ali Asoudi, l’addetto dell’IRGC agli affari culturali e di propaganda, “20.000 uomini della Guardia Rivoluzionaria sono attivi in diverse aree culturali per affrontare la guerra morbida”. Ha detto che queste misure stanno avendo luogo per “eseguire gli ordini del Leader Supremo per affrontare la guerra soft “. (Quotidiano statalr Bahar, gennaio 2013)

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

10 Maggio 2013

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