Lunedì 4 Agosto le forze irachene hanno impedito il trasferimento in ospedale di sei pazienti di Camp Liberty. A due di loro è stato diagnosticato un cancro e uno ha subito un intervento chirurgico.
Questi pazienti avevano preso i loro appuntamenti medici in due ospedali di Baghdad molto tempo fa e il trasferimento era stato coordinato con le forze irachene. Domenica notte le forze del primo ministro hanno detto ai pazienti che gli era permesso andare solo in un ospedale e che il numero degli accompagnatori e degli interpreti doveva essere ridotto a due. Perciò i residenti sono stati costretti a lasciare fuori due pazienti.
La mattina del 4 Agosto gli agenti del primo ministro hanno respinto i quattro pazienti rimasti all’entrata del campo con la scusa di dover sostituire uno degli interpreti. Per non perdere altro tempo e rispettare i loro appuntamenti, i pazienti hanno deciso di andare in ospedale senza un interprete ma agenti del primo ministro, ancora una volta, con la scusa che i documenti di identità di due dei pazienti non erano originali gli hanno impedito di andare in ospedale. In questo modo tutti i pazienti hanno perso i loro appuntamenti con il medico.
Venti residenti di Ashraf e Liberty hanno subito negli ultimi sei anni una morte lenta a causa del disumano blocco sanitario. Se avessero avuto libero accesso alle cure mediche molti di loro avrebbero potuto essere salvati.
La Resistenza Iraniana mette in guardia contro questi atti disumani e, visti gli obblighi del Governo degli Stati Uniti e delle Nazioni Unite riguardo alla sicurezza e l’incolumità dei residenti di Liberty, chiede un intervento urgente di Stati Uniti e Nazioni Unite per garantire il libero accessi ai servizi sanitari per i residenti di Liberty.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
7 Agosto 2014
