Appello a U.S.A. e ONU perché pongano fine all’assedio e facciano arrivare al campo la benzina e gli altri beni necessari
Il divieto di fare arrivare la benzina a Camp Liberty è entrato nel suo terzo mese. Negli ultimi nove mesi neanche un litro di benzina è arrivato al campo.
La benzina acquistata dai residenti e fatta arrivare al campo negli ultimi tre anni viene usata per un numero limitato di veicoli per il servizio pubblico e passeggeri. Questi veicolo vengono utilizzati per la distribuzione quotidiana del cibo ai residenti e per trasportare i malati, i feriti e quelli non in grado di camminare sul terreno di ghiaia e irregolare del campo. Vietare l’arrivo della benzina al campo ha costretto i malati a camminare con il freddo su strade scivolose e sconnesse, il che equivale a torturarli. A causa della mancanza di benzina i residenti non possono neanche portare i malati gravi all’ambulatorio del campo.
E ciò nonostante i residenti e i loro rappresentanti abbiano portato questo disumano assedio all’attenzione dell’UNAMI quotidianamente e ne abbiano informato le Nazioni Unite e gli Stati Uniti nelle loro molte lettere. Purtroppo nessun provvedimento serio è stato preso.
La Resistenza Iraniana chiede alla comunità internazionale e agli organi pertinenti, nonché ai difensori dei diritti umani e dei rifugiati, di condannare questo assedio criminale e, visti i ripetuti impegni presi per iscritto dal Governo U.S.A. e dalle Nazioni Unite riguardo alla sicurezza e al benessere dei residenti di Liberty, la Resistenza Iraniana chiede il loro immediato intervento per porre fine a questo assedio e garantire l’arrivo della benzina e degli altri beni essenziali al campo.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
3 Febbraio 2015