venerdì, Marzo 29, 2024
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Iran: i funzionari del regime ammettono la vendita dei bambini in Iran

Un funzionario del regime iraniano ha ammesso la piaga della vendita dei bambini nell’Iran dei mullah

Mohammad-taqi Hosseini, vice-Ministro delle Cooperative, del Lavoro e della Previdenza Sociale ha dichiarato: “Il fenomeno dei lavoratori ambulanti è divenuto prevalente nel paese negli anni 2000.

I bambini di strada rappresentano una realtà che racchiude vari gruppi di bambini che, gli piaccia o no, sono costretti a passare parte di tutta la loro vita nelle strade”. E ha detto: “La maggior parte dei bambini comprati e venduti non hanno un certificato di nascita”.

Hosseini ha aggiunto: “Alcuni di questi bambini vengono venduti appena nati, o perché i genitori sono tossicodipendenti, o perché il matrimonio è illegittimo, o perché sono stati rapiti dai reparti maternità. Questi bambini arrivano nelle strade all’età di tre anni.

“Il secondo gruppo è quello dei bambini che compaiono nelle strade tra i 6 e i 14 anni a causa della povertà in cui versano le loro famiglie.

“Il terzo gruppo è quello degli adolescenti che si trovano in strada perché sono stati venduti da bambini o per varie ragioni e che vivono di furti, rubano portafogli ecc.”.

Parlando del rapporto sull’infanzia del distretto di Darvazeh Ghar di Tehran, Hosseini ha detto: “A causa della povertà delle loro famiglie, questi bambini vengono lasciati a disposizione degli altri. Questo fenomeno si verifica sin dalla nascita, in particolare tra i tossicodipendenti che fanno uso di droghe pericolose come “il vetro” (cristalli di meta-anfetamine) e che sono pronti a vendere i loro bambini ad un prezzo bassissimo”.

Ed ha continuato dicendo: “Alcune giovani ragazze vivono senza un certificato di nascita o una carta di identità, vengono violentate e contagiate da malattie pericolose come l’AIDS e l’epatite. Alcune di loro spacciano droga e non sanno neanche chi siano i loro genitori”.

La vendita dei bambini è una conseguenza diretta della disoccupazione, della povertà, della tossicodipendenza e della corruzione morale derivanti da 35 anni di governo del regime dei mullah in Iran.

Un membro del Majlis del regime ha detto che la percentuale di tossicodipendenza nelle scuole del paese è del 25% (Hamshahri – 28 Febbraio)

Secondo il Centro di Statistica iraniano, il tasso di abbandono scolastico nell’anno persiano 1390-1391 (2011-2012) è stato almeno del 37% e  che 7.135.000 studenti iraniani hanno lasciato la scuola (sito web di Stato Aftab – 26 Settembre 2011).

Un gran numero di questi ragazzi rimane vittima delle bande che vendono bambini, di gangs che spacciano droga o, per bene che vada, vengono usati come bambini operai.

Comitato Istruzione del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

11 Marzo 2014

 

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