venerdì, Marzo 29, 2024
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Iran – Gli Ayatollah e le guerre

Da leggere, settembre 2014 – Sabato 26 Luglio nella conferenza “La dittatura religiosa in Iran epicentro delle guerre settarie in Medio Oriente” tenutasi a Parigi, Maryam Rajavi, Presidente della Resistenza Iraniana, ha definito il sistema del velayat-e faqih in Iran come “il partito che sotto la bandiera dell’Islam diffonde l’estremismo ed è il principale responsabile delle calamità e delle crisi che colpiscono il mondo islamico in Iraq, Siria, Palestina, Libano e ovunque nella regione”.

 

Riguardo agli sviluppi nella regione Rajavi ha evidenziato i seguenti punti:

1.Condanniamo il bombardamento del popolo indifeso della Palestina da parte di Israele e chiediamo azioni immediate alla comunità internazionale per fermare questa carneficina e gli attacchi contro i civili. Appoggiamo gli sforzi del Presidente Mahmoud Abbas per raggiugere un immediato cessate il fuoco. Questi attacchi, che distolgono l’attenzione internazionale dalle crisi in Iraq e Siria, servono innanzitutto gli interessi del regime iraniano, minacciano il processo per porre fine alla divisione della Palestina e per la formazione di un governo di unità nazionale al quale il regime  è estremamente contrario.

2.L’invio da parte del regime iraniano di armi, equipaggiamento e aeri da guerra in Iraq e Siria, per preservare le dittature di Maliki e Assad, è una violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. 

3.Il Governo degli Stati Uniti non deve cadere nella trappola di prendere le parti e collaborare con il regime iraniano fornendo appoggio al regime in Iraq che i mullah stanno cercando di salvare. Questo sarebbe un altro loro enorme errore in Iraq e non otterrà nessun altro risultato se non quello di far sprofondare l’Iraq in una guerra civile.

4.Le menzogne del regime iraniano sui Mujahedin-e Khalq che avrebbero legami e appoggerebbero l’ISIS sono assolutamente false. Lo scopo di queste bugie è solo quello di preparare la scena per il massacro dei Mujahedin e provocare un’altra catastrofe umanitaria.

5.Nell’esprimere il nostro sdegno per l’oppressione e le aggressioni contro i cristiani a Mosul, noi appoggiamo la posizione dell’Associazione degli Accademici Musulmani e delle tribù irachene che condannano lo sfollamento dei cristiani. 

6.L’accondiscendenza verso il regime iraniano da parte dei P5+1 riguardo alla questione nucleare e l’aver acconsentito ad essere trascinati in questa infinita maratona di colloqui, non porterà alcun frutto. 

Maryam Rajavi: “Il requisito fondamentale per la pace e la democrazia nella regione è la cacciata del regime iraniano fulcro dell’estremismo e del terrorismo”

Gli oratori hanno sottolineato che i paesi occidentali con il loro appoggio a Maliki, l’indifferenza verso le sue atrocità e la negazione del loro sostegno attivo all’opposizione democratica siriana, hanno avuto un ruolo primario nella crescita dell’estremismo e del terrorismo. 

Dr. Jamshid Ashough

 

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