venerdì, Marzo 29, 2024
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Iran e diritti umani: la città di Rivoli in prima fila al fianco degli esuli

Il Consiglio comunale ha accolto la testimonianza di Yoosef Lesani, rappresentante dell’associazione Iran Libero e Democratico fondata due anni fa a Torino da persone sfuggite al regime

Rivoli si schiera in prima fila su un tema internazionale come i diritti umani in Iran e l’allarme della loro violazione. E’ successo in occasione dell’ultimo consiglio Comunale quando, su proposta del sindaco Franco Dessì, in Sala Consiliare si è dibattuto, tramite un ordine del giorno urgente, sulle “Violazioni dei Diritti Umani in Iran”.

Il 30 Giugno a Parigi si terrà un raduno Interazione di tutti i democratici iraniani esuli per sostenere i diritti umani violati da più di 40 anni in Iran, una manifestazione senza precedenti, che sottolineerà la grave situazione politica, denuncerà la pena di morte (L’Iran secondo Amnesty International è il primo Paese per numero di impiccagioni eseguite all’anno in base al numero di abitanti), evidenzierà la difficile e diseguale condizione della donna e dei suoi diritti, il tema minorile.
Il primo cittadino rivolese si è dimostrato fermo sulla sua posizione “il regime teocratico ha sedato la rivolta, avvenuta nel mese di Gennaio, con torture, violenze sessuali, ha aumentato il numero di impiccagioni per tradimenti, ha arrestato politici e giornalisti in attesa delle esecuzioni, ha sfruttato minori, soprattutto bambine e, a tal proposito è doveroso che il Consiglio Comunale condanni all’unanimità questa situazione e sia solidale con questo popolo reo di chiedere un diritto fondamentale, la libertà”.

E’ stato chiamato a dare la sua testimonianza Yoosef Lesani, rappresentante dell’Associazione “Iran libero e democratico”, un’Associazione nata a Torino due anni fa e costituita da esuli iraniani, con lo scopo dichiarato di far conoscere nel territorio piemontese le attività, le ideologie e le prerogative della Resistenza iraniana al fine di ottenere dalle istituzioni solidarietà e divulgazione.
Lesara, visibilmente commosso, ha ammesso “mi tremano le mani”, incominciando il proprio intervento, “negli ultimi mesi il Regime ha sedato numerose rivolte, centinaia di morti e non si riescono neanche a contare i prigionieri e le vittime di abusi e torture. Milioni di persone manifestano, tra le loro fila la maggioranza sono giovani con meno di 25 anni che pensano sia meglio la morte collettiva per riconquistare la Patria che un futuro represso. Per i giovani la Patria va riconquistata perché non si riconosco negli ideali del Regime, non riconoscono la storia dell’Iran, non vogliono che i loro figli vivano in questo clima di terrore e sudditanza. l’85% delle proteste arriva dalle donne, che insieme ai minori sono le figure meno tenute in considerazione, sono le prime vittime”. Ha concluso poi con un appello davanti a Consiglieri, Assessori e al pubblico, che per l’occasione era numeroso in Sala: “Vogliamo chiedervi di stare vicino all’Iran, vogliamo una Repubblica laica e duratura affinché la storia non si ripeti e l’Iran possa finalmente essere uno Stato libero e non ricordato come la culla del fondamentalismo islamico perché lo sapete tutti e lo sanno tutti che Daesh è il prodotto di questo Regime”.

Il 30 Giugno a Parigi ci sarà anche Rivoli con la sua vicinanza e la sua voce che si fonderà insieme a tutti gli altri ordini del giorno approvati nel Mondo che portano la stessa firma: la speranza del cambiamento.

 

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