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Iran: Diffusione di interferenze per interrompere le comunicazioni dei detenuti con il mondo esterno

• Appello per affrontare la catastrofica situazione dei 22.000 detenuti della prigione di Gohardasht
Il regime teocratico ha fatto ricorso alla diffusione di interferenze, in particolare nella sezione che ospita i prigionieri politici, per impedire le conversazioni telefoniche dei detenuti a Gohardasht e la diffusione delle notizie sulla situazione catastrofica di questa terribile prigione. Quest’atto disumano sta danneggiando seriamente la salute dei prigionierii quali soffrono di secchezza delle mucose, dolori muscolari e gravi mal di testa. Questa misura è stata presa dopo che il regime dei mullah aveva cercato di confiscare, durante una energica perquisizione, i telefoni introdotti nella prigione.Nonostante secondo il capo dell’organizzazione carceraria del regime, la capienza ufficiale di questa prigione sia di 5000 persone, ve ne sono invece ammassate 22.000.
La mancanza di spazio è tale che i prigionieri non possono nemmeno sedersi. Il riposo avviene a turno e i prigionieri devono usare ogni piccolo spazio all’interno dei dormitori per riposare.
Le condizioni igieniche nella prigione sono davvero allarmanti a causa della mancanza di acqua corrente e la contaminazione del pozzo dell’acqua con il sistema fognario porta alla diffusione di malattie infettive tra i prigionieri. La carenza di servizi sanitari nella prigione, la contaminazione dei servizi igienici con i liquami fognari e la mancanza delle strutture igieniche minime, hanno portato alla diffusione di malattie della pelle tra i prigionieri.
L’infermeria della prigione manca delle attrezzature fondamentali e i prigionieri, che di solito soffrono di varie malattie, vengono privati dell’accesso ai medici specialisti e alla minime cure mediche necessarie.
Inoltre le razioni di cibo molto limitate causano malnutrizione e malattie ancora più frequenti. L’inizio della stagione invernale e la mancanza di impianti di riscaldamento, si sono aggiunti alla già grave condizione di questa prigione.
La Resistenza Iraniana si rivolge agli organismi internazionali in difesa dei diritti umani e alla comunità internazionale perché condannino la disastrosa situazione della prigione di  Gohardasht e richiedano un’azione immediata per bloccare la diffusione delle interferenze nella prigione.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
12 Novembre 2012

 

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