Il Ministro della Giustizia del regime iraniano ha detto: “Siamo molto grati all’Iraq per le sue misure verso l’OMPI e per la loro cacciata.”

Shemeri,che è in contatto diretto con la forza terroristica Qods del regime iraniano, nel suo incontro con il Ministro della Giustizia del regime iraniano ha detto: “Noi consideriamo l’esistenza dell’OMPI (MEK) una minaccia per il Governo dell’Iraq. Il governo iracheno ha una particolare opinione di questo gruppo e, come sapete, Saddam ha usato questo gruppo per reprimere le proteste in Iraq. (Agenzia di stato ISNA – 17 Aprile)
Lo stesso giorno, l’agenzia di stampa Fars, legata all’IRGC, ha citato il Ministro della Giustizia del regime iraniano che si è rivolto a Shemeri dicendo: “Noi siamo enormemente grati all’Iraq per le sue misure contro l’OMPI e per la loro cacciata. Se il popolo iraniano è ostile al comportamento degli americani, una delle ragioni sono i due pesi e due misure che i leaders di questo paese applicano nei confronti di questi gruppetti terroristici, in particolare dell’OMPI (MEK).” La visita di Shemeri a Tehran giunge due settimane dopo la visita a Baghdad del Ministro dell’Intelligence e la Sicurezza dei mullah, Heydar Moslehi, che ha incontrato una vasta opposizione da parte del popolo iraniano.
Moslehi, spiegando lo scopo della sua visita il 2 Aprile ha detto: “Ci si occuperà specificamente di seguire la questione dell’espulsione dell’OMPI dall’Iraq in questo viaggio. Noi insistiamo che questo gruppo venga cacciato dall’Iraq il più presto possibile. E con il coordinamento già esistente, se Dio vuole, questo gruppo verrà presto cacciato dall’Iraq.” (TV di stato del regime iraniano – 2 Aprile)
Shemeri aveva già visitato Tehran diverse volte in passato. L’11 Aprile 2011, tre giorni dopo il secondo massacro ad Ashraf per mano delle forze irachene, parlando all’incontro del Consiglio dei Ministri iracheno Shemeri disse: “La questione non è cacciare l’OMPI (MEK) dall’Iraq, ma la questione è che tutti i membri dell’OMPI dovranno essere uccisi.”
Il viaggio di Moslehi a Baghdad e la visita di Shemeri a Tehran, denunciano le continue minacce del regime teocratico e del suo governo-fantoccio in Iraq verso i residenti di Camp Liberty ed Ashraf e sta aprendo la strada al quarto bagno di sangue.
La Resistenza Iraniana vuole attirare l’attenzione del Segretario Generale dell’ONU, dell’Alto Commissario per i Rifugiati e del Governo U.S.A. sulla necessità di prendere misure urgenti per fornire sicurezza e protezione ai residenti di Ashraf e Liberty.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
18 Aprile 2013