giovedì, Marzo 28, 2024
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Il regime in Iran è la causa principale della crisi nella regione

Con la fine del cessate il fuoco il 18 Maggio sono ripresi i raid aerei contro le milizie houthi. Lo stesso giorno si è tenuto a Ryad il congresso nazionale dello Yemen, al quale hanno partecipato 400 esponenti di varie correnti politiche. L’unico partito assente è stato quello houthi che è guidato dal regime iraniano, ha riferito la TV al-Jazeera.

Nonostante la condanna internazionale per la sua ingerenza  nello Yemen, il regime iraniano continua ad aiutare gli houthi. 

Non molto tempo fa il popolo dello Yemen era unito. Ma è stato il regime dittatoriale dell’Iran che ha introdotto il settarismo nello Yemen.

A Giugno scorso Khamenei ha ordinato alla forza terroristica Qods (FQ) di accelerare il piano per l’occupazione di Sanaa e per la conquista del controllo sullo Yemen da parte degli houthi. Dopo l’avvio dell’operazione “Decisive Storm”, un documento top-secret della FQ affermava che sono ormai due anni che l’IRGC sta trasferendo ogni sorta di armi agli houthi nello Yemen, tra cui un gran numero di missili superficie-superficie e missili anti-nave, per cui non hanno problemi di carenza di missili o di armamenti.

Il 19 Ottobre 2014, il consigliere di Khamenei per gli affari esteri, Ali Akbar Velayati, durante un suo incontro con un gruppo di houthi a Tehran dal titolo “Accademici e personaggi della cultura yemenita” ha detto: “Nello Yemen Ansarullah dovrà avere esattamente lo stesso ruolo che ha Hezbollah in Libano”.

In un messaggio alla conferenza araba tenutasi a Marzo Maryam Rajavi, leader dell’opposizione iraniana, ha affermato che la coalizione contro l’occupazione dello Yemen dovrà arrivare a cacciare il regime iraniano da tutta la regione.

Maryam Rajavi ha voluto attirare l’attenzione dei leaders arabi su un fatto importante e cioè che le attività guerrafondaie del regime teocratico in Medio Oriente non scaturiscono da una posizione di forza, ma hanno lo scopo di nascondere la sua crisi interna, sociale ed economica orma irrimediabile. Ha poi ribadito che di fronte alla risolutezza questo regime indietreggerà. Come pure che l’accondiscendenza e le concessioni incoraggiano questo regime a continuare le sue aggressioni. La causa principale della crisi in questa regione è il regime iraniano e l’unica soluzione è il rovesciamento di questo regime per mano del popolo iraniano e della sua resistenza.

Aref Abu Hatam, analista politico de Il Cairo, in una intervista alla TV al-Arabiya, ha affermato il 21 Maggio: “La mentalità settaria impoverisce la società dei suoi valori. In passato non avevamo mai sentito parlare di differenziazioni tra sciiti e sunniti nello Yemen. Gli houthi, apparsi con la mentalità e l’ideologia del regime iraniano, hanno preso di mira le radici dello Yemen. Hanno preso di mira la coesistenza pacifica, la fratellanza e l’umanitarismo del popolo yemenita. Lo scisma creato dagli houthi nello Yemen, avrà bisogno di molti anni per guarire”.

Questo analista ha aggiunto che gli houthi e le forze affiliate all’ex-presidente Ali Abdullah Saleh stanno massacrando la gente. Secondo Hatam, il regime iraniano sta operando con gli houthi nello Yemen, con hezbollah in Libano e con la Forza di Mobilitazione Popolare (PMF) in Iraq per portare avanti i suoi piani. Il regime iraniano non agisce diplomaticamente con i vari paesi, ma attraverso i suoi gruppi criminali e i partiti politici ad esso affiliati.

Najib Ghalab, un analista politico di Riyadh ha detto ad al-Arabiya: “Gli houthi e qualunque gruppo sostenuto dal regime iraniano hanno un piano congiunto per istigare il settarismo, che è uno strumento utilizzato per distruggere le correnti politiche a beneficio del regime iraniano. Gli houthi sono spietati e la loro mentalità è basata sull’oppressione e la violenza. Sono uno strumento nelle mani del regime iraniano”.

Il regime iraniano deve essere fermato se i popoli del Medio Oriente vorranno liberarsi dalle loro sofferenze causate dai mullah che siedono a Tehran. I massacri che avvengono in così tanti paesi finiranno quando la testa del serpente del fondamentalismo e dell’estremismo verrà schiacciata a Tehran e l’attuale fascismo religioso verrà rimpiazzato da una repubblica democratica, pacifica e non-nuclearizzata.

 

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