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Il piano della forza terroristica Quds per un altro attacco a Camp Liberty

Attacco missilistico su Liberty- No 24

Il ritorno dei residenti ad Ashraf è una necessità urgente, Il governo iracheno si oppone al trasferimento da Ashraf a Liberty dei giubbotti e degli elmetti di protezione

Secondo notizie ottenute dall’interno dell’Iran, la forza terroristica Quds ha intenzione di attaccare di nuovo Camp Liberty con razzi e colpi di mortaio nei prossimi giorni, con l’aiuto delle forze irachene che agiscono su ordine di Al-Maliki per commettere un nuovo massacro. L’attacco missilistico del 9 Febbraio a Liberty ha provocato 7 morti e oltre 100 feriti, è stato portato a termine per ordine di Khamenei ed in collaborazione con il governo iracheno. Poche ore dopo questo attacco criminale, il governo iracheno ha annunciato che non avrebbe potuto impedire gli attacchi missilistici su Camp Liberty, rivelando perciò la sua intenzione di continuare a commettere crimini contro l’umanità.

Ieri, 6 Marzo, citando Adnan Assadi, direttore pro-tempore del Ministero degli Interni iracheno ora in Iran, l’agenzia di stampa di stato IRNA ha scritto: “Non prevediamo limiti nei contatti e nell’espansione delle relazioni con l’Iran e crediamo di dovere avere una buona e crescente collaborazione in tutti i campi.” Preparando evidentemente il terreno al prossimo massacro dei membri dell’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano (OMPI) in Iraq, ha affermato: “Sono traditori e assassini del popolo dell’Iraq e dell’Iran e la loro presenza causa problemi alla sicurezza e alla stabilità dell’Iraq.”

Il giorno prima, il portavoce del Ministero degli Esteri del regime teocratico, aveva minacciato i paesi disposti a garantire asilo ai residenti di Liberty, definendo i membri dell’OMPI come un pericolo per la stabilità e la sicurezza.
I terribili piani del regime teocratico per un altro attacco a Liberty, vengono messi in opera proprio mentre il governo iracheno non sta permettendo l’arrivo di attrezzi elementari, come pale e picconi, essenziali per creare delle minime misure di sicurezza. Il rappresentante del governo iracheno ha ufficialmente dichiarato il 6 Marzo, che il Primo Ministro si oppone al trasferimento da Ashraf a Liberty dei giubbotti e degli elmetti di protezione e persino dei sacchetti di sabbia per costruire dei semplici rifugi.

La Resistenza Iraniana lancia ancora una volta l’allarme sulla possibilità di un altro attacco a Camp Liberty e si rivolge al Governo degli Stati Uniti, al Consiglio di Sicurezza e al Segretario Generale  dell’ONU perché prendano le misure necessarie per trasferire immediatamente i residenti ad Ashraf nell’ambito degli obblighi presi per la sicurezza e l’incolumità dei residenti di Liberty.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
7 Marzo 2013

 

 

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