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Il CPCIL: Il regime iraniano viola le leggi dei nostri Paesi

La lettera del Comitato Italiano di Parlamentari e Cittadini per Iran Libero ( CPCIL ) al Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale

S. E. Professor Enzo Moavero Milanesi
Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale
Roma

Roma, 21 dicembre 2018.

Signor Ministro,

come Ella saprà, l’Albania ha espulso il 19 dicembre l’ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran e un altro diplomatico iraniano in servizio in quel Paese, per le loro attività terroristiche. L’Amministrazione statunitense ha accolto positivamente questa azione del governo di Tirana.
Il regime iraniano pianificava infatti, nel marzo scorso, un attentato terroristico contro un evento dell’opposizione iraniana in Albania. Il 19 aprile il primo ministro albanese Edi Rama ha svelato questo tentativo.

Non è stata l’unica volta in cui il regime iraniano ha, durante quest’anno, pianificato azioni terroristiche contro la propria opposizione in Paesi europei.
In giugno è stata neutralizzata un’azione terroristica con esplosivi che avrebbe dovuto colpire il grande raduno organizzato dal Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana a Parigi, con l’arresto di alcuni terroristi iraniani: tra loro un diplomatico in servizio in Austria, che è stato arrestato in Germania ed estradato in Belgio. In settembre è stata neutralizzata in Danimarca un’altra azione terroristica organizzata da diplomatici del regime, con l’arresto di un dipendente dell’ambasciata iraniana in quel Paese. Altri diplomatici iraniani sono stati espulsi quest’anno dai Paesi Bassi e dalla Francia, per motivi di terrorismo.

Anche secondo indagini della magistratura tedesca e di quella belga le ambasciate iraniane in Europa svolgono un ruolo nella pianificazione di azioni terroristiche.
Nonostante tutto questo, finora l’Unione Europea e i suoi Stati membri non hanno adottato, a nostro avviso, un atteggiamento adeguato. Mentre il regime iraniano viola le leggi dei nostri Paesi e il diritto internazionale, l’Unione Europea cerca vie per soccorrere economicamente la dittatura religiosa al potere in Iran. Questa politica di compiacimento con un regime che fomenta il terrorismo contribuisce di fatto all’espansione del terrorismo in Europa.

Non sono più sufficienti, a nostro parere, i provvedimenti simbolici. Crediamo che si debbano intraprendere provvedimenti urgenti e commisurati alla gravità di queste azioni. Occorre prendere in considerazione la chiusura delle sedi diplomatiche del regime iraniano ed estirpare la loro rete del terrore. È necessario anche inserire nella lista europea delle organizzazioni terroristiche straniere l’intelligence del regime iraniano e la sua “Forza Qods”.
Il regime iraniano comprenderà che si sarà giunti alla fine dell’era dell’impunibilità delle sue azioni terroristiche solo quando i Paesi democratici avranno adottato la necessaria politica di fermezza.

Ringraziandola per l’attenzione, Le porgiamo i più distinti saluti.

Comitato Italiano di Parlamentari e Cittadini per Iran Libero

La presidente, on. Stefania Pezzopane
Il co-presidente, on. Carlo Ciccioli
La co-presidente, on. Elisabetta Zamparutti
Il coordinatore, dott. Antonio Stango

 

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