venerdì, Marzo 29, 2024
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Il complotto del regime iraniano e dell’Iraq per bloccare il ritorno dei residenti di Camp Liberty ad Ashraf

CNRI –  Il regime iraniano sta complottando di bloccare il ritorno dei residenti di Camp Liberty ad Ashraf usando i giudici iracheni per rilasciare false ordinanze del tribunale attestanti che la terra appartiene ai contadini iracheni. Secondo questo piano i mullah e il governo di Nouri Al-Maliki in Iraq cercheranno di affermare che il territorio di Ashraf fu “rubato” dall’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano (OMPI/MEK) e che i residenti non avrebbero diritto a ritornarvi.
Il regime iraniano e il governo iracheno di Nouri Al-Maliki vogliono contrastare la crescente pressione internazionale sull’Iraq e le Nazioni Unite per il trasferimento dei 3100 residenti fuori da Liberty, dopo l’attacco missilistico al campo del 9 Febbraio che ha fatto sette morti e oltre 100 feriti.
Un comunicato del Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana pubblicato il 12 Marzo dice: “A seguito dell’attacco missilistico di Liberty, la dittatura religiosa al potere in Iran e il suo governo delegato in Iraq, stanno progettando di usare i giudici iracheni per ottenere false ordinanze del tribunale per far credere che la terra di Ashraf appartenga ai contadini e agli abitanti dei villaggi iracheni e che l’OMPI l’avrebbero confiscata.
“Il governo iracheno e gli agenti locali della Forza Quds hanno presentato falsi esposti contro l’OMPI per mezzo di diversi abitanti del villaggio di Sheikh Shonaif.
“Ora stanno cercando di ottenere delle sentenze fasulle da un tribunale delle regione di Khalis che indichino che l’OMPI ha espropriato la terra ai contadini e quindi la deve restituire loro pagandogli un risarcimento.
“Il loro scopo è quello di neutralizzare il crescente movimento internazionale e gli appelli della comunità mondiale per il ritorno dei residenti ad Ashraf, che è stata la loro casa per 26 anni.
“Il Congresso degli Stati Uniti, il Parlamento Europeo ed illustri organizzazioni e personalità internazionali, stanno appoggiando questa legittima richiesta, necessaria per fornire una sicurezza minima ai residenti.”
“Dopo aver usato le false vie legali per bloccare l’accesso ad Ashraf, il prossimo stadio del complotto dell’Iran sarà ricorrere ad un quarto massacro dei dissidenti,” afferma il comunicato.
“L’OMPI ha ufficialmente ricevuto la base di Ashraf dal Ministro della Difesa Iracheno nel 1986 e fino ad ora, nessuno aveva mai presentato reclamo su questo,” afferma il comunicato.
Testimonianze precedenti, dimostrano anche che l’Iraq aveva legalmente acquistato il territorio di Ashraf dai residenti del villaggio di Sheikh Shonaif nel 1974, dodici anni prima che l’OMPI arrivasse in Iraq.
I documenti ufficiali relativi all’acquisto del 1974, i quali provano che gli abitanti di questo villaggio iracheno non possiedono la terra di Ashraf, sono stati conservati nell’Ufficio dell’Agricoltura di Ba’quba fino a che il governatore di Khalis e il noto agente Quds Uday Khedran non li hanno distrutti,” dice il comunicato.

 

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