venerdì, Marzo 31, 2023
HomeNotizieIran NewsIl Capo della magistratura del regime: “L’opposizione alla pena di morte è...

Il Capo della magistratura del regime: “L’opposizione alla pena di morte è opposizione all’Islam”

Iran: 22 esecuzioni in tre impiccagioni di gruppo

CNRI – L’ondata di esecuzioni continua incessante in Iran. Mercoledi 11 Dicembre, gli scagnozzi di Khamenei hanno impiccato un gruppo di sette prigionieri nella prigione di Gohardasht. Il 5 Dicembre, in altre due esecuzioni di gruppo, sono stati impiccati 15 prigionieri nella prigione di Diesel-Abad a Kermanshah e nella prigione centrale di Ilam.

 

Tre prigionieri curdi sono stati giustiziati nelle prigioni di Kerman e nella prigione centrale di Urumiyeh il 7, 10 e 12 Dicembre.

Nel frattempo, continua il trasferimento dei prigionieri nelle celle isolamento in preparazione dell’applicazione delle loro barbare sentenze di morte, come quello di due prigionieri politici, compatrioti arabi di Ahwaz, che l’8 Dicembre sono stati trasferiti in una località sconosciuta e rischiano l’esecuzione.

L’11 Dicembre, il Capo della Magistratura dei mullah, l’aguzzino-capo Sadeq Larijani, ha definito le notizie provenienti dalla comunità internazionale sulle disastrose condizioni dei diritti umani in Iran, “false e faziose”.

Ha detto: “L’opposizione alla pena di morte è opposizione all’Islam”. Parlando di questa legge disumana e anti-islamica ha precisato: “E’ sconsiderato da parte loro aspettarsi che ci asteniamo dal mettere in pratica un fondamento del Corano per amore di una risoluzione. Senza prestare attenzione alle proteste, la magistratura continuerà decisamente il suo lavoro”.

I mullah usano l’Islam come paravento per la loro dittatura religiosa e perciò considerano l’opposizione alla pena di morte come una opposizione diretta al sistema del Velayat-e faqih che il popolo iraniano vuole abbattere.

Le incessanti ondate di esecuzioni, che hanno raggiunto ancora maggiori dimensioni da quando si è insediato Rouhani, da un lato tradiscono il terrore del regime per la situazione esplosiva in cui si trova la società e per la minaccia di una diffusa protesta e, dall’altro, dimostra che credere a un’illusione di moderazione e tolleranza di questo regime, alimenta solo la macchina delle esecuzioni, della tortura e dei massacri dei mullah.

La programmata visita in Iran di alcuni membri del Parlamento Europeo, mentre tutto l’Iran è attraversato da esecuzioni di massa ed arbitrarie, è un tradimento nei confronti dei diritti umani e della giustizia ed incoraggia il regime teocratico a continuare con altre esecuzioni.

Questa visita dei MPE, noti per il loro sostegno ai mullah iraniani, ha incontrato una vasta opposizione all’interno del Parlamento Europeo.

Il maggiore gruppo parlamentare al Parlamento Europeo, il Gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE), ha annunciato che nessuno dei suoi membri prenderà parte a questa visita.

Il Coordinatore del Gruppo del PPE per gli Affari Esteri, Josè Ignacio Salafranca, ha detto: “Il Gruppo del PPE è rammaricato che il numero delle esecuzioni in Iran sia aumentato dall’arrivo della nuova amministrazione…  elementi essenziali per un dialogo inter-parlamentare dovranno essere  i diritti umani, nonché le ONG e i rappresentanti dell’opposizione”.

Anche il leader del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (CRE), il MPE Martin Callanan, ha dichiarato che nessun esponente di questo gruppo farà parte della delegazione per questa visita.

Ed ha aggiunto: “La situazione dei diritti umani in Iran non sta mostrando alcun segno di miglioramento con Rouhani e i MPE non dovrebbero fare questa visita fino a che non vi sia un chiaro cambiamento di atteggiamento sulle questioni che riguardano i diritti umani, il sostegno al terrorismo ed un’azione chiara riguardo alla proliferazione nucleare”.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

12 Dicembre 2013

 

FOLLOW NCRI

70,088FansLike
1,630FollowersFollow
41,328FollowersFollow