venerdì, Marzo 29, 2024
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Gli esponenti del regime iraniano temono la campagna di boicottaggio delle elezioni della Resistenza e preparano misure repressive

Con l’approssimarsi delle elezioni-farsa del regime e dovendo affrontare crisi tremende, gli esponenti del regime stanno esprimendo la loro paura degli appelli ad un cambio di regime e della campagna per il boicottaggio delle elezioni intrapresa dai giovani amanti della libertà e dai sostenitori della Resistenza Iraniana. Slogan come “No al boia! No al demagogo! Il mio voto è per un cambio di regime. Lunga vita all’Esercito di Liberazione Nazionale!”, “Il nostro voto è per un cambio di regime! La nostra scelta è Maryam Rajavi” e il desiderio popolare di boicottare le elezioni, si sono diffusi a tal punto da costringere i funzionari ad ammetterli.

Il leader supremo del regime Ali Khamenei, il 10 Maggio ha detto: “Le elezioni possono essere un segnale dell’onore del paese o possono essere un segnale della sua debolezza e creare problemi. Chiunque agisca contro la sicurezza (nazionale) nel corso delle elezioni prenderà sicuramente un brutto schiaffo… Il nemico vuole un cambio di atteggiamento dal nostro (regime)… un cambiamento di atteggiamento equivale alla distruzione del nostro (regime) islamico”.

Il 14 Maggio Ali-Asghar Ahmadi, capo del Comitato Elettorale dello Stato, ha affermato: “I complotti continuano ad essere in atto”, aggiungendo che tutto il personale della sicurezza e militare del regime sarà attivo durante le elezioni-farsa. Ed ha proseguito dicendo: “La polizia è incaricata di garantire la sicurezza… Potrà rimediare a qualunque mancanza nelle sue forze grazie all’esercito, all’IRGC, al Ministero dell’Intelligence e ai Bassij. Noi abbiamo piena fiducia e fede in loro”. (agenzia di stampa Tasnim affiliata alla forza Quds dell’IRGC – 16 Maggio 2017)

Hassan Karami, capo dei commandos della polizia speciale, ha affermato che il numero delle sue truppe è stato raddoppiato. Ed ha aggiunto: “Le forze speciali della polizia sono pronte sia fisicamente che operativamente, a contrastare qualunque possibile azione dei nemici interni e stranieri”. (agenzia di stampa ufficiale Mizan – 15 Maggio 2017)

Hossein Zolfaqari, capo della sicurezza del comitato elettorale del regime, ha detto: “L’organizzazione della sicurezza, le conoscenze di intelligence e la pianificazione di unità di risposta rapida sono state programmate in maniera tale che qualunque azione che miri ha minacciare la sicurezza e l’ordine durante le elezioni, verrà punita con fermezza nel minor tempo possibile e verrà impedita con decisione qualunque forma di minaccia”. (agenzia di stampa ufficiale ISNA – 12 Maggio 2017)

Il 3 Maggio, l’agenzia di stampa Fars, affiliata all’IRGC, aveva scritto: “Di recente il PMOI (MEK) ha tentato di influenzare le elezioni nazionali attraverso le sue azioni… Non dobbiamo farci influenzare dalla propaganda del nemico. Il nemico vuole scuotere la speranza del popolo per infliggere un colpo al sistema… Le agenzie di intelligence agiranno con fermezza contro i movimenti (del PMOI)”. 

L’8 Maggio Tasnim ha scritto: “Quelli che testardamente si oppongono al popolo e al sistema, stanno diffondendo pettegolezzi nel tentativo di influenzare il risultato delle elezioni… La questione delle esecuzioni del 1988 e le favole diffuse dal PMOI via Telegram ed altri social media sono alcuni di questi pettegolezzi”.

Il 9 Maggio il capo del direttorato di intelligence della provincia di Hormozgan ha detto: “Identificare gli agenti, le reti e gli obbiettivi del PMOI sono alcune delle azioni che questo direttorato ha intrapreso per contrastare le attività che mirano a minacciare la sicurezza nella provincia”. (azienda televisiva di stato)

Il 14 Maggio i membri della fazione di Khamenei hanno scritto: “E’ in corso una grossa sedizione. Le notizie indicano che la fotografia di Maryam Rajavi è stata vista in diversi luoghi di Teheran. L’immagine che state vedendo si trova sotto il Ponte Sattarkhan”.

Il 16 Maggio un altro sito web affiliato alla fazione di Khamenei ha scritto: “Le foto di Maryam Rajavi appese in certe strade e alcuni degli slogan che sono stati scritti, dimostrano che il PMOI sta tentando di accaparrarsi la sua quota nelle elezioni 2017… Anche le azioni (del PMOI) online hanno raggiunto il loro picco negli ultimi giorni e gli accounts affiliati (al PMOI) hanno lanciato una campagna per il boicottaggio delle elezioni e per invitare il popolo a prendere parte alle rivolte nelle strade”.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

 

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