Bruxelles, 1 giu. (Apcom) – Durante l'intervento di Mottaki, in effetti, un cameramen della Tv di Stato iraniana era entrato, non si sa come, nella sala della commissione Esteri, ma è stato subito individuata da Mauro e cacciato da Albertini, secondo il racconto dei due europarlamentari.
Gli eurodeputati del Pdl, inoltre, hanno lasciato l'aula quando il ministro iraniano, riferendosi a una foto di Neda (la studentessa uccisa simbolo della rivolta di giugno contro il regime e i brogli elettorali), ha detto che lei non era una manifestante e che non era stata la polizia a ucciderla.
In precedenza, molti interventi avevano chiesto conto di arresti di dissidenti politici ed esecuzioni capitali, mentre Potito Salatto (Pdl/Ppe) ha sollecitato Mottaki a promuovere una moratoria della pena di morte in Iran, come condizione preliminare e necessaria per l'avvio del dialogo conil Parlamento europeo.
All'uscita, Mottaki si è fermato un attimo a salutare i cronisti che lo aspettavano, dicendo loro che la discussione era stata "molto franca e, in qualche modo, amichevole", e che risponderà alle domande durante una conferenza stampa domani, sempre a Bruxelles, senza aggiungere nient'altro.